Le Rsa si confermano un terreno dove il Coronavirus riesce a galoppare. Arriva dalla provincia di Alessandria l'ennesimo caso di focolaio sviluppatosi in un casa di riposo. Secondo i primi dati ci sarebbero 13 casi accertati e tre che si troverebbero in ospedale in condizioni critiche. In un primo momento si era ipotizzato che le persone infettate potessero essere soltanto dieci.

Coronavirus: ancora Rsa si confermano ad alto rischio

Ad essere il teatro della vicenda è la Rsa della Madonna del Pozzo a San Salvatore. La struttura è collocata a fianco del santuario.

La notizia è stata diffusa dal sindaco Enrico Beccaria che, come avviene in questi casi, ha invitato i cittadini a non abbassare la guardia.

Il primo positivo tra gli ospiti della Rsa è stato individuato in una persona che aveva fatto dei controlli presso l'ospedale di Alessandria. Tuttavia, il primissimo tampone dopo il rientro nella struttura aveva escluso che avesse potuto subire l'infezione. Il passare dei giorni però ha messo in rilievo dei sintomi compatibili con la Covid-19. Un nuovo accertamento diagnostico ha, quindi, messo in rilievo la positività al coronavirus. Tornato in ospedale, la persona in questione era purtroppo deceduta. Nel frattempo, però, all'interno della Rsa si è innescato il contagio che ha portato ai numeri che si hanno adesso.

Tra l'altro, come riporta La Stampa, lo scorso 21 maggio tutti gli ospiti erano stati sottoposti a tampone, senza che nessuno di loro avesse positività.

Coronavirus: prese diverse misure prudenziali nella Rsa

Al momento le prime notizie raccontano che i casi di contagio hanno riguardato in larga parte gli ospiti della struttura.

Sarebbero, infatti, 11 le persone ricoverate nella struttura che avrebbero subito l'infezione da coronavirus. Solo due, invece, gli operati socio-sanitari il cui tampone ha avuto esito positivo.

La struttura ospita al suo interno 60 persone. La peculiarità delle Rsa è quella di ospitare spesso persone anziane ed in taluni casi immunodepresse.

Condizioni che diventano terreno fertile per rendere assai più pericolosi gli effetti del virus. Non a caso degli undici ospiti infettati, tre sono stati trasferiti presso l'ospedale di Casale Monferrato con sintomi gravi. La buona notizia riguarda, invece, le altre otto persone che non paleserebbero sintomi relativi alla Covid-19 tali da destare preoccupazione. Attualmente sono stati trasferiti presso la clinica Salus di Via Trotti ad Alessandria. Un'operazione prudenziale per preservare coloro i quali sono risultati negativi ai test. La direzione, infatti, ha sottolineato che una loro permanenza nella Rsa della Madonna del Pozzo avrebbe obbligato gli addetti a cambiare i camici da lavoro in maniera costante nel passare dalla zona dei 'positivi' a quella dei 'negativi'.