A Cornedo Vicentino, in provincia di Vicenza, nel pomeriggio di giovedì 4 giugno il 13enne Mattia ha perso la vita annegando nelle acque del torrente Agno dove stava giocando in compagnia di alcuni amici per festeggiare la fine della scuola.
Inutili i soccorsi: il ragazzo è deceduto prima dell'arrivo del personale medico. Forse, come azzardato dalle pagine di Cronaca Nera del Corriere della Sera, il ragazzino voleva impressionare gli amici. Solo il giorno prima, infatti, aveva postato sui social "un'impresa" simile.
Il tuffo nel torrente Agno
La vicenda si è consumata nel pomeriggio di giovedì in via Cozza a Cereda (frazione del comune di Cornedo Vicentino).
Mattia, studente di seconda media, ha raggiunto con gli amici il torrente Agno, piccolo corso d'acqua che si forma ai piedi del gruppo del Carega, nel comune di Recoaro Terme. Poco dopo le 17 il giovane ha deciso di tuffarsi in acqua.
Non era la prima volta che lo faceva, ma stavolta, le acque particolarmente impetuose del fiume (negli ultimi giorni, nel Vicentino, si sono registrate piogge abbondanti) lo hanno risucchiato, trascinandolo via. Mattia non è più riuscito a riemergere ed i ragazzi che erano con lui, suoi coetanei, spaventati, hanno potuto solamente chiedere aiuto a qualche ciclista di passaggio lungo la vicina pista ciclabile.
I tentativi di soccorso
Quando i soccorritori sono giunti sulle rive del torrente Agno, per Mattia non c'era giù più nulla da fare.
I vigili del fuoco del distaccamento di Arzignano (sempre in provincia di Vicenza) hanno recuperato il corpo esanime del ragazzino incagliato in una roccia, un centinaio di metri più a valle dal punto dove si era tuffato. Il personale medico del Suem, per quasi un'ora, ha comunque tentato di rianimarlo, praticandogli il massaggio cardiaco.
Sul posto, oltre ai genitori di Mattia (disperati per la perdita del loro unico figlio) sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Valdagno. Sarà compito loro chiarire l'esatta dinamica dell'accaduto. Il pubblico ministero Claudia Brunino, intanto, ha già aperto un'inchiesta. Per ora, l'ipotesi più accreditata sembra essere quella della "bravata" finita male.
Solo 24 ore prima, infatti, lo studente aveva postato sul suo profilo Instagram un video (girato da un amico) che lo ritraeva tuffarsi nell'Agno da un piccolo terrazzamento in cemento posto in mezzo al verde.
Il cordoglio del sindaco
Come sottolineato dal Corriere della Sera, al momento non è possibile escludere neanche il tragico incidente: forse il giovane, giovedì, non voleva buttarsi ma è semplicemente scivolato. Nelle prossime ore, sul corpo dell'adolescente, verrà effettuata l'autopsia che potrebbe produrre elementi utili a comprendere cosa sia accaduto davvero. Gli inquirenti vogliono capire se il tredicenne abbia battuto la testa o se sia stato inghiottito da un vortice che si è creato tra le briglie del torrente.
La notizia della morte di Mattia si è subito diffusa a Cornedo Vicentino, lasciando sgomenta l'intera comunità. Il sindaco, Francesco Lanaro, sinceramente addolorato ha commentato: "Sono sconvolto. È una tragedia: non posso che esprimere vicinanza e cordoglio al papà Ivan e alla mamma, una famiglia benvoluta e per bene".