Il bonus biciclette si sta rivelando un successo a tal punto che si stanno reperendo nuove risorse, ma da più parti si sottolineano criticità contenute nel provvedimento. Il deputato Diego De Lorenzis che è anche vice presidente della commissione Trasporti, al sito internet Cyclinside, fa il punto su alcune ipotesi di possibili cambiamenti al provvedimento. Ad esempio relativi alle quote e sui mezzi coinvolti ipotizzando una possibile esclusione dal bonus delle vendite dell'usato.

De Lorenzis: 'Cambiamenti più avanti'

Il vice presidente di commissione evidenzia che il provvedimento, al momento, sta avendo un grande impatto sulle vendite ma è più ridotto sulla mobilità di tutti i giorni.

Esclude cambiamenti in questa prima fase in attesa dell'arrivo della App sul sito del ministero dell'Ambiente ma avanza ipotesi di modifiche per la fase due.

Ad esempio, De Lorenzis vorrebbe introdurre un sistema in base al quale il finanziamento venisse programmato dal governo mese per mese. In modo che, per ogni mese, ci sia la garanzia di una certezza della quota per chi richiede il bonus. Allo studio anche possibili cambiamenti alla quota del contributo, per raggiungere un numero più alto di persone l'ipotesi potrebbe essere quella di abbassare la percentuale. De Lorenzis poi ritiene che il bonus debba essere esteso anche ai sistemi per convertire una bicicletta tradizionale in una bicicletta elettrica.

L'onorevole esprime anche i suoi dubbi sulla possibilità anche di godere del bonus sull'acquisto dell'usato. Per evitare, frodi, De Lorenzis ha invitato i ministri a riflettere sull'esclusione delle bici usate dal provvedimento.

De Lorenzis: 'Rafforzate misure per incentivare l'uso della bicicletta'

Il deputato loda l'iniziativa legata al bonus mobilità ma ritiene anche che, per aumentare il numero effettivo di ciclisti sulle strade, occorra fare modifiche al Codice della strada.

Ad esempio, intervenendo sugli usi promiscui delle corsie del trasporto pubblico e sul doppio senso ciclabile. Poi, nella sua opinione riportata da Cyclinside, occorre intervenire anche su piani diversi. Ad esempio, per De Lorenzis per incentivare l'uso della bicicletta occorre lavorare in un'ottica in cui aziende e amministrazioni pubbliche siano dotate di strumentazioni che consentano il riconoscimento chilometrico dei percorsi casa lavoro.

Poi servono rastrelliere molto più diffuse rispetto alla situazione attuale per cercare di ridurre i furti che sono uno dei fattori di paura che più incide sull'utilizzo del mezzo.

Infine per De Lorenzis occorrerà ragionare di sistemi di defiscalizzazione e valutare se proseguire con questo tipo di bonus anche nei prossimi anni o studiare un sistema che preveda una detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.