La mattina del 19 agosto, nelle campagne di Caronia, dove è stato rinvenuto l'8 agosto il corpo della 43enne Viviana Parisi, sono stati trovati degli altri resti umani che potrebbero appartenere a suo figlio Gioele. Nel pomeriggio è arrivato il carro funebre per portar via la piccola bara e il papà del bambino, Daniele Mondello l'ha abbracciata ripetendo il nome di suo figlio: "Gioele, Gioele!", mentre batteva i pugni e poi la accarezzava, in preda alla rabbia e al dolore.

Da ieri si erano intensificate le ricerche

Nella mattinata del 19 agosto più di 200 persone si erano aggiunte ai ricercatori, accogliendo l'appello del marito della dj 43enne Daniele Mondello.

"Invito tutti quelli che si vogliono unire alle ricerche di mio figlio Gioele a presentarsi mercoledì 19 agosto presso il centro di coordinamento sulla SS 113 al distributore di benzina di Caronia", queste le parole postate dall'uomo sul suo profilo Facebook. I volontari hanno cominciato a setacciare le campagne di Caronia e le zone adiacenti, partendo dal traliccio dell'alta tensione ai piedi del quale era stato ritrovato il corpo della madre di Gioele. Uno di loro, un carabiniere in congedo di 66 anni, Giuseppe Di Bello ha fatto questa scoperta alle 12.40 in un'area impervia, situata a 200 metri dall'autostrada Messina-Palermo dove Viviana Parisi era fuggita dopo l'incidente e a 400 metri dal traliccio.

L'ex carabiniere si è fatto largo tra i rovi tagliandoli con un falcetto ed ha scoperto un tronco di corpo umano, delle vertebre, un femore e alcuni indumenti. "È stato un dono di Dio", ha affermato l'uomo ieri, sfinito per le ricerche.

Le ipotesi degli inquirenti

"Abbiamo trovato il corpo di un bambino di circa tre o quattro anni - ha spiegato il procuratore di Patti Angelo Cavallo - Ma non abbiamo la certezza scientifica che si tratti di Gioele".

Si attendono gli esiti degli esami del Dna per stabilire l'identità dei resti rinvenuti nei boschi di Caronia. Il capo della Procura competente ha aggiunto che ora gli inquirenti starebbero abbandonando "la pista familiare", per concentrarsi su "tre o quattro possibili obiettivi", riferendosi probabilmente alle ipotesi dell'omicidio-suicidio, di un tentativo di violenza finito tragicamente o dell'aggressione di alcuni animali.

Le affermazioni dei famigliari di Gioele

"Viviana non avrebbe mai fatto del male a Gioele", ripeteva ieri, durante le ricerche il padre del bambino, aggiungendo che la mattina del 3 agosto (il giorno della scomparsa), sua moglie, Viviana Parisi "sembrava tranquilla, contenta di aver ripreso le sue attività". Poi la tragica notizia: "Forse, hanno trovato qualcosa" e Daniele Mondello si è chiuso in un silenzio durato otto ore, interrotto soltanto dal pianto senza freni alla vista della bara. Sua sorella, Mariella Mondello ha ringraziato "il volontario che ha trovato il bambino" e tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche.