Si sono svolti nel pomeriggio di lunedì i funerali del piccolo Liam Lamolinara, il bambino stroncato domenica scorsa, a soli 16 mesi, da una grave ed improvvisa insufficienza respiratoria. Il piccolo è deceduto nell’ospedale di Giulianova, in provincia di Teramo: i medici che per primi avevano visitato il piccolo, inizialmente avevano pensato a un semplice raffreddore. Tuttavia in poche ore il quadro clinico del bimbo è drammaticamente peggiorato, tanto da rendere vani tutti i tentativi del personale sanitario di salvargli la vita. Come è emerso dagli esami svolti sul piccolo paziente, Liam non era affetto da Coronavirus.

Inizialmente si era pensato che Liam fosse affetto da un semplice raffreddore

A quanto pare Liam non stava bene già da alcuni giorni, ma nessuno aveva creduto che si trattasse di qualcosa di serio: sembra che, visti i lievi sintomi, tutti avessero pensato a un leggero raffreddore. Poi, improvvisamente, nella notte tra sabato e domenica, le condizioni del bambino sono nettamente peggiorate. Il piccolo ha iniziato a sentirsi male, non riuscendo più a respirare bene. I genitori, preoccupati dallo stato di salute del bimbo, lo hanno immediatamente accompagnato al Pronto soccorso dell’ospedale Maria Santissima dello Splendore di Giulianova, dove è stato visitato dai medici di turno, che gli hanno diagnosticato una grave forma di dispnea, ossia di difficoltà a respirare correttamente.

Le condizioni cliniche di Liam sono peggiorate dopo un iniziale miglioramento

Immediatamente il personale medico ha attivato il protocollo d’urgenza utilizzato per i casi più gravi. Dopo un po’ il quadro clinico del bambino sembrava essere migliorato, con il superamento della crisi respiratoria, ma, proprio quando si stava pensando di trasferire Liam dall’Abruzzo fino all’ospedale di Ancona, dove avrebbe ricevuto cure più appropriate, il paziente è ulteriormente peggiorato.

Questa volta la crisi respiratoria è stata fatale al bimbo, che nonostante gli sforzi dei medici non ce l’ha fatta a sopravvivere. Dall’ospedale di Giulianova hanno voluto chiarire che non si è trattato di un caso di Covid: infatti gli accertamenti hanno dimostrato come Liam non sia stato ucciso da una qualche forma di polmonite, ma dalla mancanza di ossigeno dovuta ad altre cause, che non sono state rese pubbliche.

Liam era appena tornato con i genitori dalla Germania

Liam si era appena trasferito in Italia con la famiglia dalla Germania, dove il padre Stefano aveva lavorato a lungo. Da tre settimane i Lamolinara erano rientrati a Giulianova, con l’intenzione di stabilirsi definitivamente nella cittadina abruzzese, e avevano trovato alloggio in una casa situata nella frazione di Villa Pozzoni. Non appena si è diffusa la notizia, tutta la comunità locale si è stretta intorno ai genitori del bambino, che non hanno altri figli, affollando la chiesa dei Benedettini in cui sono stati celebrati i funerali del piccolo.