A Grottaglie, in provincia di Taranto, un uomo di 33 anni è entrato in casa di una donna di 95 anni fingendo un malore. Quando l'anziana ha aperto la porta, lui ha abusato di lei e poi si è dato alla fuga dopo l'arrivo della vicina. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato e portato in carcere nella giornata del 3 agosto.
Donna abusata a 95 anni in casa sua: arrestato l'aggressore
I fatti si sono svolti a Grottaglie, una cittadina in provincia di Taranto, circa una settimana fa. Gli inquirenti hanno ricostruito i fatti grazie alle testimonianze della vittima e della vicina e alle immagini delle videocamere, utili per rintracciare l'aggressore.
Secondo quanto raccontato dalla 95enne, intorno alle 5 del mattino è stata svegliata di soprassalto dal suono del campanello. Pensando che potesse essere suo figlio, l'anziana è andata ad aprire, aiutandosi con il deambulatore, ma alla porta ha trovato uno sconosciuto. Il giovane di 33 anni indossava una maglietta bianca ed un paio di jeans e le chiedeva un bicchiere d'acqua perché accusava un malore. La donna è andata subito in cucina, a prendere una bottiglia in soccorso dell'uomo, ma al suo ritorno l'acqua è stata rifiutata.
Entra in casa della vittima fingendo un malore, poi la aggredisce
L'aggressore ha spinto la donna, entrando con forza nella sua abitazione e successivamente si è denudato.
La 95enne ha raccontato agli inquirenti di essere stata vittima di un abuso e mentre veniva aggredita urlava chiedendo disperatamente aiuto. Il 33enne cercava di zittire l'anziana con percosse, ma la vicina di casa ha sentito e si è precipitata nell'abitazione della vittima, sorprendendo l'aggressore. All'arrivo della donna, l'uomo si è rivestito ed è fuggito, mentre sono stati chiamati i poliziotti.
Gli agenti di Grottaglie sono arrivati all'alba sul posto ed hanno ascoltato la vittima e la testimone, mentre hanno avviato le indagini per risalire all'aggressore.
La vicina di casa ha sentito le urla ed è corsa in aiuto della 95enne
Grazie alle analisi dei filmati di videosorveglianza, dopo una meticolosa ricostruzione, i poliziotti sono riusciti ad identificare il 33enne, già conosciuto per reati precedenti.
Visto il quadro giudiziario dell'indagato, per l'aggressore nella mattina di ieri, 3 agosto, è stata disposta la custodia cautelare in carcere e l'uomo è finito in manette dopo le formalità di rito. Le gravi accuse a suo carico sono di violenza sessuale e violenza privata. Il grave fatto ha sconvolto l'intera comunità, sia per quanto accaduto e sia per l'età avanzata della vittima che, viste le sue condizioni fisiche, non aveva molte possibilità di difendersi.