Nella giornata di lunedì 14 settembre si sono registrati 1.008 nuovi casi di contagio da coronavirus in Italia, 450 in meno rispetto al giorno prima. Questo, però, alla luce dei minor tamponi effettuati, come sempre accade normalmente di lunedì (45.309 contro i 72.143 del giorno precedente).

Se il trend appare comunque sotto controllo in Italia non è così per il resto dell'Europa: a lanciare l'allarme Hans Kluge, direttore per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), stando al quale tra i mesi di ottobre e novembre si potrebbe andare incontro ad un incremento del tasso di mortalità su scala continentale.

Nell'intervista rilasciata all'agenzia francese Afp, Kluge si è soffermato anche sulla questione vaccino, specificando come comunque non metterà termine all'emergenza perché la fine della pandemia si raggiungerà solo nel momento in cui le popolazioni della terra avranno imparato a convivere col Coronavirus.

Kuge sul coronavirus: 'L'OMS si radunerà per discutere una strategia quinquennale'

Il direttore Hans Kluge ha dunque dichiarato che presto bisognerà fare i conti con un tasso di mortalità superiore rispetto a quello attuale. Ad oggi infatti, il numero dei nuovi positivi è in aumento ma nonostante ciò il totale dei decessi rimane stabile (con circa 400-500 decessi al giorno legati al coronavirus in tutta Europa); il punto è che proprio questo andamento, secondo l'analisi di Kluge, è destinato a mutare.

Proprio in virtù di ciò nelle prossime ore l'OMS si radunerà attraverso i delegati di ciascun paese europeo per discutere e mettere in atto la strategia da adottare tramite un piano dalla durata di 5 anni.

Sul vaccino: 'Bisogna imparare a convivere col coronavirus'

In merito alla questione vaccino, invece, Kluge ha dichiarato che è prematuro sbilanciarsi in quanto è veramente troppo presto per fare delle valutazioni.

Al momento i risultati sono divergenti: su alcuni sono positivi, mentre su altri soggetti l'efficacia delle terapie in via di costituzione è risultata inferiore. Un altro problema sarà poi legato alla grande quantità di vaccini che andranno ordinati e alla distribuzione di quest'ultimi. Per Hans Kluge, dunque, la soluzione migliore è imparare a convivere col virus, il tutto per poter elaborare con calma e senza fretta i vaccini e poter sbrogliare le varie problematiche ad essi connessi (trasporto, distribuzione ecc.).

Kluge sulle scuole: 'Alcune dovranno chiudere temporaneamente'

Nel corso dell'intervista Kluge si è poi soffermato anche sui ritorni nelle scuole, sottolineando che alcune di queste si potrebbero trovare costrette a chiudere temporaneamente in quanto in zone particolarmente delicate dal punto di vista dei contagi. Nelle ultime 24 ore (14 settembre) in tutto il mondo si sono registrati 307.930 casi di contagio da coronavirus, si tratta del numero più alto dall'inizio della pandemia.