In molte regioni d'Italia sono suonate le campanelle della Scuola. Al centro dell'attenzione c'è sempre la questione legata al Coronavirus, a come le istituzioni scolastiche riusciranno a organizzarsi per fronteggiare l'emergenza ed evitare una risalita dei contagi.

Da lunedì 14 settembre si riprende tra lezioni sui banchi e lezioni online e nelle scuole superiori questa modalità potrebbe essere mantenuta anche per tutto l'anno scolastico nel caso in cui se ne dovesse presentare la necessità. Molto dipenderà dai bisogni reali che si presenteranno col passare dei giorni e delle settimane e dall'andamento della curva epidemiologica.

Queste le linee guida dettate dal Ministero.

Coronavirus: inizialmente anche alla scuola media sarà possibile la didattica online

In attesa dell'arrivo dei banchi adeguati e delle nomine dei docenti che ancora mancano, gli istituti si stanno organizzando dividendo le classi in gruppi, che si alterneranno tra lezioni in presenza e lezioni online. In questa prima fase, inoltre, c'è chi deciderà di adottare la didattica online anche alle scuole medie. Una volta passata la fase di ripartenza, però, la didattica a distanza verrà consentita soltanto agli studenti delle scuole superiori. Questa modalità è tenuta sempre in considerazione anche in vista, nella peggiore delle ipotesi, di un nuovo lockdown.

Questione coronavirus a scuola: Rusconi spiega che sarà la singola scuola a decidere

Proprio al riguardo, il presidente dell'Associazione nazionale dei presidi del Lazio, Mario Rusconi, ha spiegato a Il Mattino che nonostante le linee guida, dovranno essere le singole scuole, tramite il consiglio d'istituto e il collegio dei docenti, a prendere la decisione di adottare o meno questa tipologia di lezione.

Rusconi ha sottolineato come sia fondamentale la formazione di docenti e studenti, oltre che dei controlli puntuali su connessione e disponibilità di dispositivi adeguati.

Le parole di Giannelli, intanto continuano i test sierologici sui professori

Anche il presidente dell'ANP Giannelli ha espresso il suo parere al riguardo, specificando che la didattica a distanza potrebbe ritornare anche per i più piccoli nel caso in cui ce ne fosse il bisogno.

'Sarà il coronavirus a stabilire quello che succederà nei prossimi mesi', ha concluso.

Nel frattempo vanno avanti i test sierologici sui docenti, che fino a questo momento hanno accertato la positività di circa 13.000 persone. Si tratta di insegnanti che, fin quando il tampone non risulterà di nuovo negativo, non potranno fare rientro a scuola e dunque devono essere necessariamente sostituiti in corsa.