Marina Conte, madre di Marco Vannini, è stata recentemente intervistata da Fanpage. Nel corso delle sue dichiarazioni, la donna ha detto che lei e suo marito Valerio non hanno mai elaborato la perdita di loro figlio nel modo giusto. Come sappiamo, Antonio Ciontoli è stato riconosciuto colpevole di omicidio volontario dopo la sentenza da parte della corte d'appello bis. È stato condannato a 14 anni di reclusione. Sua moglie Maria Pezzillo e i figli Federico e Martina a nove anni e quattro mesi. Marina Conte ha spiegato che anche nel caso in cui la condanna fosse stata di 30 anni, sicuramente lei non sarebbe stata contenta.

Il numero degli anni non cambia il destino di Marco.

Marina Conte reputa "inaudito" che, almeno in un primo momento, il delitto che avrebbe compiuto Antonio Ciontoli, fosse stato riconosciuto come omicidio colposo. Alla fine, il processo d'appello si è dovuto rifare, con un esito del tutto differente. I genitori di Marco non sono mai andati in cerca di vendetta, il loro obiettivo principale era piuttosto la ricerca della verità su ciò che fosse realmente accaduto al loro ragazzo la notte in cui perse la vita.

Marco Vannini, Marina Conte parla dei Ciontoli

Secondo Marina Conte, la famiglia Ciontoli non avrebbe capito la gravità di ciò che ha fatto. La madre di Marco Vannini spera che tramite una pena severa Antonio e i suoi cari si rendano realmente conto di tutto e che la verità possa uscire fuori.

Adesso è giunto il tempo di elaborare il lutto. Marina è cosciente della scomparsa di Marco, tuttavia, lei e suo marito Valerio si sono sempre battuti per far riconoscere i diritti del loro figlio, aggiungendo: "Non abbiamo mai elaborato il lutto nel modo giusto".

Numerosi i gesti di affetto dall'Italia e non solo

Valerio Vannini ha spiegato che finora lui e sua moglie Marina si sono battuti per "far emergere il lato negativo della storia".

Proprio per questo i due coniugi non avrebbero elaborato il lutto come andava fatto. Il padre di Marco Vannini ha detto di essere più sereno adesso. Certo, per lui il dolore ci sarà sempre, ma c'era un altro "mattone sullo stomaco", ovvero il non riuscire a dimostrare che era un'altra la realtà dei fatti. Adesso, per Valerio quel "mattone non c'è più".

In seguito alla sentenza da parte della corte d'appello bis, Marina Conte e Valerio Vannini hanno ricevuto innumerevoli mazzi di fiori e messaggi di solidarietà e di affetto. Molti di questi provengono da connazionali, ma tanti sono giunti anche da altri paesi. Valerio Vannini ha dichiarato che recentemente è stato al cimitero e di aver trovato una rosa. Il fiore era accompagnato da un biglietto dedicato a Marco, in quanto "simbolo della giustizia". Parole che hanno toccato molto il padre del ragazzo, ucciso cinque anni fa in una villetta di Ladispoli.