Sono numeri da brivido quelli mostrati dall'ultimo bollettino. La seconda ondata, prevista da virologi ed esperti già la scorsa primavera, è ufficialmente arrivata, e con quest'ultima anche il boom di contagi.

I dati aggiornati a ieri, parlavano per l'Italia di 26.831 positivi al Coronavirus [VIDEO], con 216 morti. Sebbene il virus abbia raggiunto l'intero Stivale, le maggiori concentrazioni di contagiati si contano in Campania e in Veneto, le cui amministrazioni hanno stretto ulteriormente la morsa sulle misure emanate nel corso dell'ultimo DPCM.

In Campania, per esempio, da lunedì rimarranno chiuse anche le scuole per l'infanzia. E il governatore Vincenzo De Luca ha chiesto al governo provvedimenti ancora più duri al fine di fronteggiare l'emergenza.

Sale l'indice di contagio, Italia verso un nuovo lockdown?

Il commissario Arcuri ha invitato la popolazione a "muoversi il meno possibile". Altrimenti, stando alle sue previsioni, il sistema sanitario rischierebbe di collassare, con conseguenze disastrose e non solo per i malati di Covid-19.

L'Italia si starebbe muovendo infatti verso il cosiddetto scenario 4: l'epidemia sarebbe fuori controllo, con un indice RT, e cioè di trasmissione del virus, superiore a 1,5 in alcune regioni. Nonostante – è bene ricordarlo – gli asintomatici siano in aumento rispetto alla prima ondata.

Adesso si attendono nuove misure, decisamente più aggressive.

Sarebbe persino previsto un nuovo DPCM, che potrebbe arrivare tra il 5 e il 10 novembre per annunciare un nuovo lockdown. Non come quello vissuto a marzo, ma sulla scia del modello alla francese.

Cosa sta accadendo in Europa

A proposito di lockdown alla francese, cosa è cambiato allo scoccare della mezzanotte del 30 ottobre?

Il nuovo modello di lockdown, definito più "soft", prevede chiusure diffuse per almeno un mese su tutto il territorio ma con conseguenze meno drastiche per l'economia e la società in generale.

Rimangono infatti aperte le scuole elementari e le medie, i negozi addetti alla vendita di beni di prima necessità, come alimentari e farmacie, le fabbriche e le aziende agricole.

Ed è questo, a grandi linee, che avverrebbe anche in Italia. Con il permanere del coprifuoco e forti limitazioni sugli spostamenti, consentiti solo per motivi di lavoro, salute o altre questioni di necessità. Tornerebbe, inoltre, l'obbligo di compilare l'autocertificazione.

Saranno dunque giorni di attesa per la popolazione e di intensa valutazione per gli esperti del CTS e per i politici. Intanto, oltre alla Francia e all'Italia, anche la Germania sembrerebbe valutare nuove restrizioni: con 16.000 nuovi casi al giorno, l'ipotesi di un nuovo lockdown non è poi così lontana neanche per il paese teutonico.