Una madre 49enne e il figlio di 30 anni sono stati denunciati dai carabinieri della stazione di Erchie, in provincia di Brindisi, per inosservanza delle norme anti Covid [VIDEO]. Nella fattispecie i due si trovavano all'esterno di un supermercato con il loro comportamento ad essere monitorato dai militari dell'Arma che si trovavano lì vicino per i relativi controlli anti pandemia.

Una volta notato che i due congiunti non indossavano la mascherina, gli uomini in divisa sono intervenuti nel parcheggio per redarguirli sull'uso dei dispostivi di protezione individuale in luogo pubblico: per tutta risposta, invece di eseguire gli ordini dei militari, i due hanno proferito parole oltraggiose nei confronti dell'Istituzione dell'Arma dei carabinieri, nonché degli agenti che stavano svolgendo il loro servizio.

Denunciati per oltraggio a pubblico ufficiale

Oltre a non aver osservato le disposizioni anti pandemia, madre e figlio sono stati denunciati comunque per oltraggio a pubblico ufficiale. I carabinieri hanno così inviato alla stampa locale una nota in cui descrivono l'episodio. Secondo quanto si apprende da Brindisi Report, i due erano recidivi, almeno così specificano i carabinieri. Le forze dell'ordine, in questo delicato periodo di emergenza sanitaria, continuano a sensibilizzare la popolazione sui corretti comportamenti da seguire per evitare il contagio dal Coronavirus Sars-CoV-2. L'uso della mascherina è obbligatorio infatti non solo in luoghi chiusi aperti al pubblico, ma anche all'aperto e sempre in presenza di persone diverse da quelle conviventi sotto lo stesso nucleo famigliare.

Per una questione di privacy le generalità dei denunciati non sono state rese note.

Tanti gli episodi simili avvenuti in provincia in questi giorni

Quanto avvenuto a Erchie non è l'unico episodio del genere che si verifica in questi ultimi giorni nella provincia di Brindisi. L'ultimo in ordine di tempo risale a domenica 1° novembre e ha visto come protagonisti sempre una madre e un figlio.

I due, una volta arrivati davanti al cimitero dove si erano recati per rendere omaggio ai propri cari defunti, hanno inscenato una protesta con un giovane della Protezione Civile che gli ha invitati gentilmente ad indossare la mascherina. La donna continuava a sostenere che era asmatica, ma non aveva alcun documento medico che la esonerasse.

A quel punto sono cominciati dei veri e propri disordini, con la signora che ha iniziato a colpire con diversi pugni le auto in sosta, mentre il figlio ha cercato di darsi alla fuga tra le siepi che circondano il camposanto. Alla fine, dopo numerose vicissitudini, i carabinieri e la Polizia Locale di Brindisi sono riusciti a fermare i due, denunciandoli a piede libero.