A mesi di distanza dalla scomparsa e dalla morte di Viviana Parisi, 43 anni, e del figlio Gioele Mondello, 4 anni, ancora non ci sono certezze. Per capire cosa è veramente successo il 3 agosto scorso nei boschi di Caronia (Messina) forse, come spiegato da Messina Today, si dovrà ripartire da zero. Mentre si attende che venga nominato un nuovo medico legale, gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio, difensori della famiglia Parisi-Mondello, in una lettera aperta hanno respinto, nuovamente, la ricostruzione della Procura di Patti e l'ipotesi dell'omicidio-suicidio: "Viviana non ha ucciso Gioele".

Anche Quarto Grado, nella puntata di ieri sera, venerdì 6 novembre, è tornata ad occuparsi del caso di Cronaca Nera.

Verso la nomina di un nuovo medico legale

Nei giorni scorsi, il procuratore di Patti Angelo Cavallo - alla luce delle relazioni preparate dai diversi periti e consulenti che stanno lavorando al caso - ha escluso che Viviana e Gioele possano essere stati aggrediti da persone o animali feroci. Tuttavia, come ha ricordato lo stesso Pm, le indagini e gli accertamenti sono ancora in corso.

Alla vigilia della scadenza dei canonici 90 giorni a disposizione, il collegio dei periti nominati dalla Procura di Patti (coordinato dall'entomologo Stefano Vanin e dai medici legali Elvira Ventura Spagnolo e Daniela Sapienza) ha domandato altri 30 giorni per poter depositare le risultanze del proprio lavoro.

Nei prossimi giorni, per cercare di individuare con certezza le cause che hanno portato alla morte la dee-jay di origini torinesi ed il suo bimbo, verrà anche nominato un nuovo medico legale che avrà l'incarico di svolgere ulteriori analisi sui due corpi. Il professionista non lavorerà da solo, ma sarà coadiuvato da un anatomopatologo già individuato.

L'intenzione, come ha ben evidenziato MessinaToday, è quella di condurre non solo altri accertamenti sui resti delle vittime, ma anche di "mettere sotto la lente d'ingrandimento" le modalità con cui, finora, sono state condotte le diverse perizie.

La lettera degli avvocati

Come è noto, uno degli scenari più accreditati dalla Procura di Patti, si orienta verso l'ipotesi dell'omicidio-suicidio.

Gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza che curano, in particolar modo gli interessi dei coniugi Parisi, in una lettera resa nota da diversi quotidiani locali hanno sottolineato che, ad oggi, non si è giunti a risultati apprezzabili ed hanno ribadito che la famiglia di Viviana e Gioele respinge fermamente l'ipotesi che si sia trattato di un caso di omicidio-suicidio.

"Appare troppo semplice – si legge – fare leva sulle sue asserite condizioni psichiche di Viviana per cercare di sanare i possibili vuoti ed arrivare alla conclusione, scontata per certi versi, che vede la 43enne uccidere il proprio figlio e poi togliersi la vita". I legali, inoltre, hanno ricordato che sono stati i familiari della donna a rendere note, con trasparenza, le difficoltà emotive vissute dalla giovane mamma durante la scorsa primavera.