L’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, rassicura sulle misure adottate per sperimentare la validità dei vaccini contro il Covid-19. Marco Cavalleri, responsabile per le strategie dei vaccini dell’Agenzia, ha chiarito l’iter seguito per la valutazione dei farmaci, durante un incontro con i rappresentanti delle diverse categorie interessate. “Stiamo lavorando in tempi record – ha spiegato ai presenti – comunque applichiamo i nostri criteri di sicurezza, qualità ed efficacia anche nel caso del Coronavirus”. Inoltre l’esperto ha aggiunto che le procedure seguite in queste fasi saranno sempre le stesse, senza modificare quantità di dati e numero di prove rispetto alle altre sperimentazioni.

Nel frattempo la direttrice dell’Agenzia europea del farmaco, Emer Cooke, ha rivelato che è in corso un’indagine per scoprire gli autori e le ragioni dell’attacco informatico subito nei giorni scorsi. Quanto accaduto – ha sottolineato – non ha compromesso le attività dell’Ema, che è normalmente “in funzione” e soprattutto “non avrà nessun impatto sulla tabella di marcia” per arrivare al via libera per i vaccini.

L’Ema sta valutando quattro vaccini, ma presto potrebbero aggiungersene altri

Attualmente sono quattro i vaccini in attesa dell’approvazione da parte dell’Ema: Pfizer, Moderna, Janssen e Astra Zeneca. Ma Cavalleri ha spiegato che il numero delle aziende interessate a far esaminare i propri ritrovati potrebbe ulteriormente salire nelle prossime settimane.

Infatti diversi altri produttori sono già entrati in contatto con l’Agenzia, in quanto sarebbero pronti a cominciare il processo per ottenere il via libera ai loro vaccini. L'Ema ha posto dei requisiti per tutte le imprese farmaceutiche: un quarto delle sperimentazioni per i vaccini, che coinvolgono 30mila adulti, deve avvenire su persone di un’età superiore ai 65 anni e su soggetti con patologie che le rendono più esposte alla Covid-19, come il diabete o quelle cardiovascolari.

Nel frattempo anche dall’Ema consigliano a tutti di continuare a utilizzare la mascherina, mantenendo le misure di sicurezza, come il distanziamento sociale, almeno fino a quando gran parte della gente non sarà stata vaccinata e quindi sarà ormai certa l’efficacia dei ritrovati per debellare la pandemia.

L’attacco informatico contro l’Ema

Pochi giorni fa, proprio durante il periodo di maggiore impegno nelle procedure per l’approvazione dei vaccini, l’Ema è stata vittima di un attacco informatico. Il sospetto è che qualcuno abbia cercato di procurarsi illecitamente informazioni sul vaccino per combattere il Covid: del resto l’Interpool aveva precedentemente avvertito del rischio di possibili furti o contraffazioni del farmaco. Con una nota dalla sede dei Amsterdam dell’Agenzia hanno spiegato che è stata immediatamente avviata un’indagine in collaborazione con le forze dell’ordine, per risalire agli autori del gesto.

La reazione di BioNTech e Pfizer all’attacco informatico all’Ema

In particolare l’attacco informatico avrebbe riguardato diversi dati riguardanti il vaccino messo a punto congiuntamente da BioNTech e Pfizer, il cui procedimento di approvazione è allo stato più avanzato.

“Dall’Ema ci hanno informato che alcuni documenti relativi alla presentazione del nostro vaccino sono stati oggetto di accesso illegale”, hanno fatto sapere i due produttori con una nota congiunta, aggiungendo di non conoscere quali dati personali potrebbero essere stati violati. Comunque l’Agenzia avrebbe assicurato alle aziende che non ci sarà nessun impatto sulle procedure per il via libera al vaccino.