Contrasto all'illegalità, verifica del rispetto delle regole del codice della strada e soprattutto osservanza delle normative finalizzate a contenere la diffusione del Sars-Cov2. Con questo obiettivo i Carabinieri della compagnia di Ischia hanno messo in atto un servizio di controllo straordinario e, tra le irregolarità, rilevate fa particolare effetto il fatto che abbiano individuato un uomo uscire nonostante fosse positivo alla Covid.

Carabinieri attivi nel contrasto alle violazioni dei Dpcm anti-Covid

Quello dei Carabinieri è stato un intervento che si è articolato su più livelli.

Nella perlustrazione del territorio i militari dell'Arma hanno comminato sanzioni a otto persone, perché prive di mascherina.

La notizia che sicuramente desta più curiosità e stupore è però quella che ha visto protagonista l'uomo che non ha rispettato l'obbligo di isolamento ed è stato individuato per le strade di Barano d'Ischia. Con tutte le difficoltà derivanti dal doversi approcciare ad un individuo portatore di coronavirus, i Carabinieri sono riusciti a riportarlo in regime di quarantena domiciliare.

Coronavirus, un positivo che va in giro va incontro a conseguenze penali

Occorre precisare che una qualsiasi sanzione amministrativa generata da una possibile violazione del Dpcm non comporta la sua iscrizione nel "casellario giudiziario".

Accade, invece, l'esatto contrario qualora si violi il "divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte nella misura della quarantena perché risultate positive al virus".

Chi si trova a violare l'isolamento fiduciario, sapendo di essere positivo al Covid, va incontro ad una pena pecuniaria e penale.

Rischia, infatti, un'ammenda da 500 a 5000 euro e l'arresto da 3 a 18 mesi senza possibilità di oblazione.

Esistono, poi, anche dei casi limite. Qualora, infatti, ad un'ipotetica violazione dell'isolamento di una persona infetta fossero riconducibili eventuali conseguenze (contagiati, malati e/o morti) sarebbero da valutare eventuali ulteriori responsabilità di ordine penale.

Accertare un'eventuale diffusione della malattia favorita dal comportamento irresponsabile può portare a denunce per reati molti gravi, come quelli di epidemia, omicidio e lesioni. "Puniti - si legge nelle Faq del governo - pene severe, che possono arrivare all'ergastolo".