Papa Francesco ha scelto Monsignor Gian Franco Saba come nuovo Ordinario Militare per l’Italia.

Nato a Olbia, Monsignor Saba compirà 57 anni il 20 settembre 2025: per aderire al nuovo ruolo lascia l’incarico di arcivescovo metropolita di Sassari che ricopriva dal 2017.

Il percorso di Monsignor Gian Franco Saba

Sono numerosi gli incarichi ricoperti nel corso della propria carriera da Monsignor Gian Franco Saba: è già stato assistente diocesano dei giovani di Azione Cattolica per sei anni e direttore dell’Istituto Diocesano di Scienze Religiose.

Tra il 2010 e il 2015 è stato Rettore del Pontificio Seminario Regionale Sardo a Cagliari, fino al 2017 ha invece ricoperto il ruolo di parroco di San Antonio Abate a San Antonio di Gallura.

Era il giugno dello stesso anno quando è stato insignito della carica di Arcivescovo Metropolita di Sassari, ottenendo la consacrazione episcopale il 13 settembre.

Monsignor Saba prende il posto di Monsignor Santo Marcianò, che è stato alla guida dell’Ordinariato Militare per l’Italia per 12 anni.

La lettura di saluto: 'Ringrazio il Santo Padre Francesco per la paterna fiducia che ha inteso riporre in me'

L’annuncio è stato dato ieri presso l’Ordinariato da Monsignor Santo Marcianò all’interno della sala capitolare della chiesa di Santa Caterina da Siena a Magnanapoli (chiesa principale dell’Ordinariato).

A Roma, il cancelliere dell’Ordinariato don Giancarlo Caria ha letto il primo messaggio diffuso dal nuovo pastore alla diocesi castrense: "Ringrazio il Santo Padre Francesco per la paterna fiducia che ha inteso riporre in me affidandomi la guida della Chiesa Ordinariato Militare d’Italia, un delicato e significativo servizio, soprattutto in un frangente storico planetario che Egli definisce come segnato da una «terza guerra mondiale combattuta a pezzi» (Francesco, Discorso del 13 maggio 2023)" recita un passaggio della missiva.

E ancora: "Prego e preghiamo affinché il Signore lo custodisca nel ministero corroborato dalle grazie necessarie. Guidato dal suo illuminato magistero sarà pertanto mia premura esercitarmi - direi addestrarmi spiritualmente e culturalmente - per promuovere una Chiesa ospedale da campo, inclusiva, aperta a tutti e missionaria, affinché possiamo contribuire a realizzare «un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle sole parole» (Francesco, Fratelli Tutti, 6). Apprenderò progressivamente a conoscere una nuova realtà, certo del vostro aiuto".