Dopo più di un mese di ricerche è arrivata la svolta: appartiene a Laura Perselli il corpo recuperato nella mattinata di sabato 6 febbraio nel fiume Adige, nella zona di San Floriano e più precisamente in un tratto che lambisce i campi tra Egna e Laghetti, a pochi passi dal ponte di Magré. Si tratta quindi della donna scomparsa nel nulla da Bolzano lo scorso 4 gennaio, insieme al marito Peter Neumair. La conferma è arrivata dall’avvocato Carlo Bertacchi, legale di Madé, la figlia della coppia. Da alcuni giorni l’altro figlio, il trentenne Benno, è finito in carcere perché fortemente indiziato di avere ucciso i genitori e occultato i cadaveri.
Sarebbe dunque arrivato un momento chiave nelle indagini che stanno cercando di ricostruire cosa sia accaduto nella serata della sparizione dei coniugi.
Le operazioni di recupero del corpo di Laura
Il corpo di Laura, 68 anni, sarebbe stato individuato dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Bolzano, mentre stavano perlustrando le sponde dell’Adige. Immediatamente molti mezzi dei pompieri e dei carabinieri sono arrivati sul punto della segnalazione, situato a nord di un ponte che collega la strada provinciale 20 e la Statale 12 del Brennero.
Le operazioni di recupero si sono svolte senza particolari problemi. Per facilitare le ricerche, nelle scorse ore il livello del fiume era stato abbassato appositamente nella diga, situata a monte del corso d’acqua.
Il ritrovamento del corpo di Laura Perselli aggraverebbe la posizione del figlio del Benno
Subito dopo il ritrovamento, il corpo di Laura Perselli è stato portato nel reparto di medicina legale presso l’ospedale San Maurizio di Bolzano. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, i familiari della donna sarebbero già stati informati della novità nelle indagini.
Con questa scoperta la posizione di Benno, il figlio dei coniugi scomparsi, in carcere dal 29 gennaio, potrebbe aggravarsi.
Il legale del giovane, Flavio Moccia, aveva definito “fantasiosa” la ricostruzione degli inquirenti, che sospettavano che il trentenne avesse gettato nel fiume i corpi dei genitori dal Ponte della Vadena, la sera del 4 gennaio scorso, mentre si dirigeva con la Volvo di famiglia a Ora, a casa dell'amica dove avrebbe passato la notte.
Nell’alibi del sospettato, risulterebbe un buco di 40 minuti, tempo che Benno ha più volte spiegato di aver trascorso a fumare e a rilassarsi davanti a un laghetto poco distante, prima di rimettersi in marcia. Per il suo avvocato “Benno non ha niente da nascondere”, avendo collaborato con i carabinieri “sin dal primo momento”.
Adesso si cerca il corpo di Peter Neumair, il marito di Laura
Nel frattempo non si sono interrotte le perlustrazioni lungo l’Adige, alla ricerca dei resti del marito di Laura, l’ex insegnante in pensione Peter Neumair, 63 anni. C’è stato un grande dispiego di forze in tutta la zona: oltre ai sommozzatori dei vigili del fuoco sono impegnati nell’operazione anche gli uomini del soccorso fluviale, che utilizzano gommoni e altre piccole imbarcazioni, coadiuvati dai carabinieri e dal personale della polizia locale.
La zona interessata dalle ricerche è situata tra Vadena e Ora; tuttavia non si esclude che il corpo possa essere finito più a valle e quindi è stato deciso di allertare anche i pompieri della provincia di Trento.