I militari dell'arma dei carabinieri della stazione di Portici, popoloso centro abitato della Città Metropolitana di Napoli, unitamente ai colleghi del reparto operativo della compagnia di Torre del Greco, hanno arrestato una giovane coppia di genitori. Madre e padre, infatti, avevano condotto presso il pronto soccorso dell'Istituto ospedaliero pediatrico Santobono-Pausillipon di Napoli il proprio figlio, un neonato di appena quattro giorni di vita, che presentava ustioni gravi sull'intero corpo, causate probabilmente da candeggina (o altro liquido acido) oppure da acqua bollente.

Il racconto dei fatti

A finire in manette sono stati un 46enne e la moglie di 36 anni, entrambi indiziati dei reati penali di maltrattamenti in famiglia con lesioni gravi e abbandono di minore. Il piccolo è stato sottoposto a una delicata e complessa operazione chirurgica d'urgenza. Attualmente le sue condizioni di salute sono gravi ma stazionarie: è ricoverato in terapia intensiva e la prognosi è riservata, ma sembrerebbe - assicurano i medici - non essere in pericolo di vita. La coppia di genitori era già sotto osservazione dell'ufficio servizi sociali del Comune di Portici e sembrerebbe che abbia nascosto la gravidanza per timore che potesse perdere l'affidamento e la patria potestà anche del piccolo, proprio come successo solo pochi anni fa con altri due figli della coppia.

I soccorsi e le indagini

Ad allertare i soccorsi è stato lo stesso padre del bambino. All'arrivo degli operatori del personale medico-sanitario del pronto soccorso 118 nell'appartamento erano presenti la neomamma e il figlioletto che presentava evidenti lesioni da parto mai medicate, essendo nato nell'abitazione senza l'assistenza sanitaria di nessun medico o ostetrica.

A essere ricoverata è stata anche la mamma 36enne, alla quale le forze dell'ordine hanno notificato l'arresto presso il reparto di psichiatria dell'Ospedale del Mare di Napoli-Ponticelli. Il padre del piccolo, invece, è stato trasferito presso la casa circondariale penitenziaria di Poggioreale. Da ulteriori attività d'indagine dei militari dell'Arma è emersa una situazione familiare di particolare degrado: l'uomo e la donna avevano avuto altri bambini da precedenti relazioni sentimentali, figli che non vivevano con loro. Entrambi i genitori sono già noti alle forze dell'ordine: lui ha precedenti per maltrattamenti; lei è accusata di reati contro il patrimonio. Sulla vicenda indaga la Procura di Napoli.