A Saviano, piccolo centro abitato della Città Metropolitana di Napoli, un bene confiscato ai clan camorristici in soli cinque mesi è stato riconvertito a sede dell'Ufficio corpi di reato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. Un'azione importante quella della confisca e riassegnazione perché rappresenta la risposta dello Stato italiano alla criminalità organizzata, nonché la vittoria della legalità su tutte le mafie.
La struttura diventerà un deposito giudiziario
L'edificio è un bene confiscato a un gruppo camorristico operante nel territorio dell'agro nolano, il clan Somma-Rocca.
Grazie alla sinergia dell'Agenzia dei beni confiscati, del demanio regionale, del ministero della Giustizia e della Prefettura di Napoli, verrà destinato a Ufficio corpi di reato del Tribunale di Napoli. Una sinergia importante che ha portato il bene sito a Saviano a passare in cinque mesi da bene confiscato inutilizzato a deposito giudiziario della procura napoletana. Ad essere trasferiti nella struttura saranno però solo alcuni corpi di reato. Per altri, come ad esempio valori, preziosi, armi e stupefacenti, c'è infatti la necessità di strutture particolari che siano dotate di presidi armati di forze dell'ordine o bunker e camere blindate. "A Saviano verranno trasferiti tutti i corpi di reato che non hanno particolare valore da questo punto di vista", dichiara la dottoressa Elisabetta Garzo, presidente del Tribunale di Napoli.
Un passo importante per la vita giudiziaria nel territorio nolano, considerando anche il fatto che in passato sono stati perduti importanti corpi del reato. "Perdere un corpo di reato è una cosa molto grave ai fini dell'accertamento quale riscontro probatorio per stabilire la colpevolezza o meno di un imputato", ha dichiarato la presidente Garzo.
Le dichiarazioni del sindaco di Saviano Vincenzo Simonelli
"Con la confisca di questo immobile appartenuto alla criminalità organizzata - dichiara il primo cittadino di Saviano, Vincenzo Simonelli - abbiamo avuto l'ennesima importante testimonianza e conferma della presenza dello Stato nei nostri territori". "La confisca di un bene alla criminalità organizzata e la sua conseguente assegnazione al ministero della Giustizia sanciscono il ripristino della legalità e la costante attenzione per la tenuta del tessuto sociale nelle nostre realtà", afferma la fascia tricolore savianese, ribadendo che "la presenza delle istituzioni nel nostro territorio rappresenta la riaffermazione decisa dello Stato di diritto al quale, noi tutti, dobbiamo sempre appellarci per la costruzione di una società governata dalla rettitudine e dal più profondo senso del rispetto delle leggi".