L'obiettivo del nuovo piano vaccinale presentato dal generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario all'emergenza Covid, prevede la somministrazione di 300 mila dosi al giorno a partire dall'ultima settimana di marzo, per poi salire a 500 mila vaccini giornalieri da metà aprile. In questo modo si punta ad immunizzare il 60% della popolazione entro fine luglio e l'80% entro fine settembre. Questo - secondo il piano - sarà reso possibile grazie al potenziamento della rete di prenotazione (verrà arricchita la rete informativa e le soluzioni digitali) e all'aumento del numero di vaccinatori e di punti vaccinali.

Già venerdì il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva confermato un'accelerazione del piano vaccinale, con l'obiettivo di triplicare il ritmo giornaliero di somministrazioni, che oggi è circa di 170 mila dosi.

Cosa prevede il Piano vaccinale

Questo piano vaccini richiede chiaramente uno sforzo grandissimo, con uno schema caratterizzato sia da un deciso accentramento sia da una sinergia con le Regioni. Nel piano si parla di "governance accentrata a fronte di un'esecuzione decentrata, con una catena di controllo snella".

Questo sforzo grandissimo lo si vede soprattutto dalla platea di vaccinatori, che sarà composta da dottori di medicina generale (fino a 44 mila medici), da odontoiatri (fino a 60 mila) e da specializzandi (fino a 23 mila).

Inoltre il Piano specifica che "tramite accordi in via di finalizzazione si potrà fare ricorso a medici sportivi, medici dei siti produttivi, i convenzionati e i farmacisti". Dunque la platea di vaccinatori potrebbe superare le 120 mila unità. In caso di necessità un aiuto arriverà anche da team mobili. Ci sarà poi un potenziamento della rete dei centri di vaccinazione (attualmente questi sono 1.733), con l'utilizzo di scuole, palestre, aree della grande distribuzione, zone industriali mentre la Conferenza episcopale italiana metterà a disposizione parrocchie e oratori.

Un aiuto importante arriverà dunque anche da grandi aziende come Poste, Enel, Eni e Stellantis con i loro medici interni. La distribuzione delle dosi dall'hub di Pratica di Mare su tutto il territorio nazionale avverrà anche con vettori di Sda Express Courier di Poste Italiane, oltre che con i mezzi dell'esercito.

Le dosi attese in Italia nei prossimi mesi

Ad oggi sono 7,9 milioni le dosi di vaccino arrivate in Italia, che - secondo le previsioni - raddoppieranno entro il mese di aprile.

Entro fine giugno dovrebbero arrivare altre 52 milioni di dosi, mentre ulteriori 85 milioni arriveranno prima dell'inizio dell'autunno, per un totale di 137 milioni di dosi attese nel prossimo semestre. Secondo le previsioni, nel dettaglio, Pfizer ne consegnerà 61 milioni, AstraZeneca 25, Johnson & Johnson 23, Moderna 17 e Curevac 14 milioni.