Troppo cibo da asporto comprato al ristorante potrebbe significare che c'è il rischio di assembramento in una abitazione. È questa la tesi di Aldo Poponcini, comandante della polizia Municipale di Arezzo. Poponcini rilascia un'intervista al quotidiano toscano La Nazione per mettere in guardia sul rischio di assembramenti nelle abitazioni private durante le festività pasquali.

Una spia di feste e raduni non consentiti a causa dell'emergenza Coronavirus potrebbe essere proprio l'acquisto di ingenti quantità di cibo da asporto. Per questo il comandante promette maggiori controlli di fronte ai ristoranti.

Un annuncio che scatena la polemica social. Il giornalista Nicola Porro parla di "follia liberticida", mentre il collega Massimo Gramellini paragona il solerte agente a uno dei "tanti piccoli eroi che combattono battaglie romantiche".

Il capo dei Vigili di Arezzo: 'A Pasqua produrremo lo sforzo massimo'

Sta facendo discutere l'intervista di Aldo Poponcini in cui il comandante della polizia Municipale di Arezzo annuncia controlli più serrati da parte dei suoi agenti nei giorni di Pasqua e Pasquetta perché, spiega, secondo lui il rischio di contagiarsi si alzerebbe "in modo esponenziale proprio in coincidenza con le festività, si tende ad allentare la prudenza, a incontrare più persone, a radunarsi nelle case".

Per questo motivo, il capo dei Vigili aretini conferma che lui e i suoi agenti non hanno ferie in programma e potranno così "produrre lo sforzo massimo".

Controlli nei parchi e sul cibo da asporto nei ristoranti

Le situazioni ritenute più a rischio dal comandante sono due. La prima sono i possibili assembramenti nei parchi cittadini, dove le persone si ritrovano spesso in gruppo e senza mascherina.

Ma a preoccupare Poponcini è soprattutto il cibo da asporto comprato nei ristoranti. Il capo dei Vigili ci tiene a premettere che non ce l'ha con i ristoratori. "Da parte loro il rispetto delle regole è stato massimo", afferma ammettendo che bar e ristoranti finora hanno effettuato l'asporto e le consegne a domicilio in maniera "assolutamente inappuntabile".

Detto ciò, Poponcini promette che i suoi agenti "andranno a controllare le quantità dei prodotti da asporto: se c'è cibo per 15 o 20 persone, è chiaro che sia destinato a un pranzo o a una cena di familiari e amici con gente radunata ben al di là del consentito. E agiremo di conseguenza".

Porro e Gramellini contro la stretta sul cibo da asporto

I controlli di fronte ai ristoranti sulle quantità di cibo da asporto acquistate dagli italiani a Pasqua non piacciono affatto a Nicola Porro. Il giornalista pubblica una sua riflessione sui social in cui parla senza mezzi termini di "follia liberticida" del comandante della Municipale di Arezzo. Ma anche il collega Massimo Gramellini del Corriere della Sera punta il dito contro Poponcini.

La sua critica è però più ironica. "Il cliente che uscirà dal locale reggendo un pentolone fumante di tagliatelle verrà multato per assembramento gastronomico sedizioso - scrive Gramellini - ci saranno tentativi di corruzione in natura, per cui si suggerisce ai vigili di effettuare i controlli a stomaco pieno".