Mario Roggero, il gioielliere di Grinzane Cavour, vicino Cuneo, che ha sparato e ucciso due rapinatori, è indagato per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa dalla Procura di Asti. A Roggero è arrivata immediata la solidarietà del leader della Lega, Matteo Salvini, che ha parlato di “difesa sempre legittima” e ha lanciato l’hashtag #iostocolgioielliere ripreso dagli elettori leghisti su Twitter. Solidarietà al gioielliere giunta unanime anche dai suoi compaesani che lo giustificano senza esitazioni. Tra i vari commenti alla vicenda, spicca quello di Mauro Corona.

Ospite di Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio nella puntata del 29 aprile, lo scrittore solidarizza col gioielliere e propone di fare una legge contro i rapinatori: “Sappiate che se entrate qui senza essere invitati potete uscire stesi”.

La ricostruzione della rapina a Grinzane Cavour

Prima di lanciare il servizio di Dritto e rovescio sul fatto di Cronaca Nera, Del Debbio ricorda che già in passato il gioielliere aveva subito rapine e aggressioni. Il 28 aprile ha deciso di reagire facendo fuoco con la sua pistola, regolarmente detenuta, e uccidendo due dei tre rapinatori. Secondo la ricostruzione della trasmissione, che coincide con quella fornita da tutti gli altri media, verso le 18:30 di mercoledì 28 aprile, tre “pregiudicati italiani” sono entrati nella gioielleria Roggero armati di un coltello e di una pistola giocattolo priva del tappo rosso sulla canna.

I banditi avrebbero colpito immediatamente la moglie del gioielliere con un pugno sul viso, mentre avrebbero legato i polsi della figlia con delle fascette di plastica. A quel punto, hanno iniziato a prendere i gioielli, ordinando anche a Mario Roggero di consegnare il denaro contenuto in cassa. È in quel momento che il gioielliere avrebbe estratto la sua arma e cominciato a sparare.

Solidarietà unanime nei confronti del gioielliere: ‘Se la sono cercata’

Una volta colpiti, i tre rapinatori hanno tentato la fuga, ma due sono morti quasi subito in mezzo alla strada, a pochi metri dalla gioielleria. Il terzo, anche lui ferito, si è recato in un ospedale della zona dove è stato arrestato dalle forze dell’ordine.

“È una famiglia storica che porta avanti con passione questo lavoro da più di 40 anni - dichiara un concittadino dei Roggero - umana pietà per le vittime, ma solidarietà massima alla famiglia”. L’inviato della trasmissione di Rete 4 precisa infine che il gioielliere risulta ora indagato dalla Procura di Asti “come atto dovuto” per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa ma, aggiunge, “il Paese sta tutto con lui”. “Mi dispiace per loro, però se la sono andata a cercare”, commenta una lavoratrice dal chiaro accento straniero”. “Picchiano la moglie e la figlia, avrei fatto la stessa cosa”, dichiara un altro.

Mauro Corona comprende ‘l’impeto’ del gioielliere

Tornati in studio, Del Debbio domanda al suo ospite se secondo lui la difesa sia sempre legittima, come dichiarato anche da Salvini.

“Bisogna vedere i casi e la situazione - si schermisce inizialmente Mauro Corona - pare che i due rapinatori stessero addirittura scappando, io non vorrei essere nel gioielliere sinceramente”. Poi però ricorda un episodio accaduto alcuni anni fa, quando dei ladri hanno sfondato la vetrina del suo laboratorio. “Non sapendo che io dormo tra le statue, io sono partito con l’ascia e se li prendevo erano guai perché in quel momento lì non c’ho più visto - si infervora Corona - è facile borbottare, la sinistra, la mia sinistra che non esiste più, mi attaccò dicendo che ci pensa lo Stato”. Ma per lo scrittore è “demagogia” affermare che in Italia andrebbe messo un poliziotto per ogni casa. Insomma, lui capisce “l’impeto” del gioielliere e quindi, conclude, “bisognerebbe fare una legge non per chi si difende, ma per coloro che entrano lì. Fare una legge che dice ‘sappiate che se entrate qui senza essere invitati potete uscire stesi’”.