In Italia al 14 aprile i cittadini che hanno ricevuto la prima e la seconda dose di vaccino anti Coronavirus sono 4.138.845. Le somministrazioni totali sono 13.927.650, pari all’81,3% delle dosi ricevute dal nostro Paese. La campagna vaccinale ha subito ritardi su tutto il territorio nazionale a causa, tra le altre cose, delle verifiche dell’Agenzia Europea del Farmaco sui presunti effetti collaterali del vaccino AstraZeneca e dei ritardi delle case farmaceutiche nella consegna delle dosi acquistate dall’Europa.

Le Regioni, dal loro canto, hanno dovuto modificare i piani vaccinali soprattutto per garantire ai cittadini la somministrazione della seconda dose nei tempi utili a non compromettere il processo di immunizzazione.

Il report pubblicato dal Governo offre una panoramica dettagliata dei dati delle somministrazioni sul territorio nazionale e a livello regionale. Il Veneto risulta la prima Regione per percentuale di dosi somministrate.

Il Veneto la Regione più virtuosa

Il Veneto è la Regione italiana con la più alta percentuale di dosi somministrate rispetto alle dosi ricevute. Le inoculazioni effettuate sono 1.223.210 a fronte di 1.392.230 di dosi di vaccino ricevute, una percentuale dell’87,9%. Bene anche la Valle D’Aosta che ha somministrato l’85,4% delle dosi ricevute, il Molise ha somministrato l’84,6%, la Toscana l’83,6%, l’Emilia Romagna l’84,8%. Le Regioni che hanno superato la soglia dell'80% sono 14, un dato estremamente importante nella corsa all'immunizzazione contro il Covid-19.

Calabria fanalino di coda

All’ultimo posto, per quanto riguarda la percentuale tra dosi di vaccino somministrate e dosi ricevute, c’è la Calabria. Le inoculazioni effettuate sono 364.466 a fronte delle 510.730 dosi ricevute, per una percentuale del 71,4%. Al penultimo posto la Basilicata che ha somministrato 117.790 delle 162.205 dosi di vaccino ricevute, una percentuale del 72,6%.

I dati Regione per Regione

L'Abruzzo ha somministrato 311.690 dosi delle 389.270 ricevute, l' 80,1%. La Basilicata ne ha somministrate 117.790 su 162.205 (72,6%), la Calabria 364.466 su 510.730 (71,4%), la Campania 1.170.838 su 1.429.345 (81,9%), l'Emilia-Romagna 1.187.801 su 1.401.380 (84,8%), il Friuli-Venezia Giulia 306.897 su 377.245 (81,4%), il Lazio 1.380.442 su 1.685.410 (81,9%), la Liguria 422.764 su 523.160 (80,8%), la Lombardia 2.203.143 su 2.790.150 (79%), le Marche 381.426 su 464.650 (82,1%), il Molise 86.463 su 102.145 (84,6%), la Provincia Autonoma di Bolzano 139.362 su 166.085 (83,9%), la Provincia Autonoma di Trento 127.743 su 153.830 (83%), il Piemonte 1.113.980 su 1.350.020 (82,5%), la Puglia 854.056 su 1.074.875 (79,5%), la Sardegna 347.216 su 446.110 (77,8%), la Sicilia 1.021.278 su 1.320.235 (77,4%), la Toscana 919.604 su 1.100.470 (83,6%), l'Umbria 215.762 su 254.065 (84,9%), la Valle d'Aosta 31.719 su 37.150 (85,4%) e il Veneto 1.223.210 su 1.392.230 (87,9%).