L’Ema, Agenzia Europea per i Medicinali, ha confermato l’esistenza di un legame tra il vaccino Astrazeneca e le ‘rare trombosi’ venose cerebrali. I fattori di rischio non sembrerebbero legati all’età. Inoltre, il Comitato per la farmacosorveglianza e la valutazione del rischio dell’Ema (Prac) ha ribadito che i benefici del vaccino sono maggiori degli effetti collaterali ad esso collegati e ha raccomandato di proseguire nella campagna di vaccinazione.

Coaguli di sangue e piastrine basse effetti collaterali molto rari

In una nota del Prac, Comitato per la farmacosorveglianza e la valutazione del rischio dell’Ema, si legge che ‘i coaguli di sangue insoliti con piastrine basse dovranno essere elencati come effetti collaterali molto rari di Astrazeneca, vaccino ora rinominato Vaxzevria.

Una delle spiegazioni fornite dall’Agenzia alla combinazione di piastrine basse e coaguli rimanda a una risposta immunitaria simile a quella che si ha a volte nei pazienti curati con eparina, ma sono stati richiesti studi più approfonditi.

Pier Mannuccio Mannucci, esperto di coagulazioni chiamato dall’Aifa per occuparsi del tema trombosi, ha spiegato che in alcuni pazienti il vaccino genera la produzione di auto-anticorpi. Gli auto-anticorpi si scontrerebbero con cellule presenti nel nostro organismo, nel caso specifico piastrine e fattori della coagulazione.

Non ci sono specifici fattori di rischio legati a sesso ed età

Sebbene la maggior parte dei casi si sia registrata nelle donne con meno di 60 anni e nelle 2 settimane seguenti l’inoculazione della prima dose, non appare possibile confermare la presenza di specifici fattori di rischio come il sesso o l’età.

Ad affermarlo Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’Ema, durante la conferenza stampa svoltasi ieri. È probabile, infatti, che la così alta incidenza nei pazienti di sesso femminile sia riconducibile al fatto che la fascia maggiormente interessata dall’inoculazione di Vaxzevria in Unione Europea e nello Spazio economico europeo, e cioè operatori sanitari e insegnanti, fosse costituita in larga parte proprio da donne.

Il bugiardino di Astrazeneca verrà aggiornato, ma mortalità per Covid nettamente più elevata

La dottoressa Sabine Straus, a capo del Prac, ha specificato che il bugiardino di Vaxzevria verrà aggiornato, ma che non è il caso di imporre restrizioni al vaccino. Concetto ribadito anche da Cooke, che ha ricordato come il rischio di mortalità per Coronavirus sia molto più elevato rispetto alla percentuale dei rari effetti collaterali.

Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia dell’Università di Padova, stamattina a Sky TG24 aveva in merito riaffermato che Astrazeneca mostra casi di complicazione grave molto raramente (1 ogni 2 milioni e mezzo) e che livelli di sicurezza tali sono di solito difficilmente raggiungibili. Il professore, durante il suo intervento nella trasmissione televisiva, ha aggiunto “prima di questa pandemia in Italia, c’erano 200 milioni di persone che prendevano l’aereo con una probabilità di 100 su un milione di sviluppare complicazioni trombotiche, non mi pare che ci siamo stracciati le vesti per questo problema”.

In ogni caso l’Ema ha raccomandato di prestare attenzione all’insorgere di sintomi legati alla tromboembolia e alla trombocitopenia come mancanza di respiro, dolore toracico, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente, mal di testa grave e continuo, visione offuscata, e di contattare il medico di base qualora fosse necessario.

Intanto nel Regno Unito l’autorità britannica del farmaco, Mhra, ha consigliato di utilizzare un vaccino diverso per chi ha meno di 30 anni. L’Mhra ha però confermato e ribadito che nessun rapporto di causa-effetto è stato al momento provato.