Benno Neumair sarà sottoposto anche aduna perizia genetica volta ad individuare l'eventuale presenza di 'geni di fragilità”. Il supplente bolzanino 30enne - in carcere per aver ucciso il padre Peter Neumair (63 anni) e la madre Laura Perselli (68 anni) e per aver gettato i loro corpi nell'Adige - è già oggetto, sempre per disposizione delle indagini preliminari Carla Scheidle, di una perizia psichiatrica.

Nuova perizia per Benno Neumair

Stando a quanto riportato dalle pagine di Cronaca Nera del quotidiano l'Alto Adige, il giudice per le indagini preliminari di Bolzano Carla Scheidle, nella giornata di ieri, venerdì 7 maggio, ha disposto, su richiesta della difesa del giovane, una perizia genetica per individuare l'eventuale presenza di quelli che, in ambito forense, vengono definiti "geni di fragilità".

L'incarico, da quanto si apprende, verrà assegnato formalmente il prossimo 13 maggio al dottor Emiliano Giardina, professore associato in Genetica Medica all'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e direttore del Laboratorio di Medicina Genomica UILDM presso la Fondazione IRCCS Santa Lucia.

Per poter eseguire l'accertamento richiesto dalla difesa, il genetista preleverà un campione di saliva a Benno e lo analizzerà. L'esito dell'esame sarà poi valutato ai fini dell'accertamento della capacità di intendere e di volere dell'indagato o, comunque, della sua influenza su questa capacità. Va sottolineato, però, che è ancora in corso una perizia che vuole stabilire non solo le facoltà psichiatriche di Benno, al momento dei fatti, ma anche la sua eventuale pericolosità sociale e la sua idoneità a sostenere un processo a suo carico.

Questa perizia - il cui esito verrà reso noto nell'udienza in programma il prossimo 8 giugno - è stata affidata alla criminologa Isabella Merzagora, allo psichiatra Eraldo Mancioppi ed allo psicologo Marco Samory.

Benno ha ucciso i genitori e li ha gettati nel fiume

Come è noto, IL professor Giardina nelle scorse settimane, è stato incaricato dalla stessa Gip di condurre delle indagini genetiche - ancora in corso - su alcuni reperti sequestrati sul luogo in cui lo scorso 4 gennaio scorso sarebbe avvenuto il duplice delitto.

Lo scorso 8 aprile, il consulente, nel corso dell'udienza in incidente probatorio svoltasi nelle aule del tribunale di Bolzano, ha reso noto i primi parziali risultati della perizia da lui condotta e ha confermato che gli elementi emersi sarebbero compatibili con la versione fornita da Benno Neumair.

Il giovane supplente appassionato di fitness, davanti agli inquirenti, ha dichiarato di aver ucciso con un cordino d'arrampicata, prima il padre e poi la madre, di aver caricato i loro corpi senza vita nella station wagon di famiglia e di averli gettati, dal ponte di Vadena, nelle acque dell'Adige.

L'omicidio, secondo la ricostruzione dell'indagato, sarebbe avvenuto al culmine dell'ennesima lite durante la quale Peter Neumair gli avrebbe rinfacciato di essere un fallito e di non contribuire adeguatamente alla gestione familiare.