Continuano le indagini su Denise Pipitone, la bimba di 4 anni scomparsa in circostanze misteriose da Mazara Del Vallo il 1° settembre 2004. Nei giorni scorsi, il legale di Piera Maggio, la madre della bambina, ha annunciato di aver ricevuto una lettera anonima contenente informazioni utili e credibili. L'avvocato, intervenendo a "Chi l'ha visto?" - programma Rai che da sempre segue l'evolversi del caso di Cronaca Nera - ha esortato l'autore della missiva a farsi avanti.
Nel frattempo, un'associazione di volontariato del comune in provincia di Trapani ha raccolto 5 mila euro da donare a chiunque fornirà notizie al ritrovamento di Denise.
La lettera anonima e la raccolta fondi
La vicenda di Denise Pipitone potrebbe essere, dopo 17 lunghi anni, vicina a una svolta. Stando a quanto riportato dalla stampa locale siciliana, sembra esserne convinto anche il legale di Piera Maggio, l'avvocato Giacomo Frazzitta. Il penalista, mercoledì 12 maggio, ai microfoni di “Chi l’ha visto?”, annunciando di aver ricevuto una lettera anonima contenente elementi ritenuti nuovi interessanti e mai rivelati dai media, ha invitato l'autore della missiva a farsi avanti. Il contenuto della lettera, per ovvi motivi, è riservato, ma potrebbe dare nuovo vigore all'attività d'indagine. L'avvocato, spiegando che è come se si stesse componendo un puzzle enorme ha poi dichiarato "Abbiamo qualche tessera in più, tuttavia, ancora non è sufficiente per disporre del quadro d’insieme”.
Intanto, come riportato anche da Ansa, un’associazione di volontariato di Mazara del Vallo ha raccolto una somma pari a 5 mila euro da destinare a chiunque fornirà notizie utili al ritrovamento di Denise.
Un'iniziativa simile è stata lanciata dall’ex vice presidente del Palermo calcio Tony Di Piazza. Una decina di giorni fa, infatti, l'imprenditore italo americano ha messo a disposizione 50mila euro nella speranza che chi sa cosa è accaduto alla piccola si faccia avanti.
"È il segnale che qualcosa sta cambiando anche a Mazara Del Vallo - ha commentato l'avvocato Frazzitta - e il muro d’omertà si sta sgretolando. Noi, però, vorremmo abbatterlo definitivamente, anche se in questo momento è come scalfire il cemento armato con un cacciavite…”.
Più persone potrebbero aver collaborato al sequestro di Denise
Nelle ultime settimane, complice anche un programma della tv russa, i riflettori mediatici sono tornati ad accendersi sulla scomparsa di Denise Pipitone. Lo scorso 3 maggio, la procura di Marsala, in seguito ad alcune rivelazioni dell'ex pm Maria Angioni su presunti errori e depistaggi ha deciso di riaprire le indagini.
L'ex magistrato di Trapani, oggi, giudice a Sassari, ha seguito la scomparsa della piccola Denise dall'ottobre 2004 fino al 2005 e oggi, lunedì 17 maggio, ai microfoni di "Mattino Cinque" ha dichiarato che la bambina potrebbe essere "passata da più mani": "Secondo la mia ipotesi - ha precisato - più persone hanno collaborato al sequestro".
Denise sparì mentre giocava di fronte alla casa della nonna materna. "Nelle vicinanze del luogo della scomparsa - ha concluso Angioni - c'erano più persone legate alla cerchia della famiglia allargata, e molti di loro hanno fatto qualcosa di sospetto".