Il settore dello spettacolo dal vivo e quello degli eventi culturali sono stati duramente colpiti nell’ultimo anno dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, non meno di altri settori economici. Lo dimostra, ad esempio, l’iniziativa “Bauli in piazza [VIDEO]” che dallo scorso ottobre prova a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che stanno incontrando lavoratori, professionisti e imprese che operano nella filiera degli spettacoli dal vivo, degli eventi, dei congressi e delle fiere.

Secondo gli addetti ai lavori, la situazione è grave a livello nazionale, con risposte istituzionali sporadiche, non strutturate e insufficienti soprattutto a sostegno di lavoratori e professionisti, ma anche a livello locale.

Come ad esempio sta accadendo in Basilicata, dove la pandemia ha solo acuito i problemi che affliggono già da tempo il settore. A denunciarlo è il network regionale #reteatro41, che riunisce una serie di compagnie teatrali professionistiche attive in Basilicata: Gommalacca Teatro, Compagnia Teatrale L'Albero, IAC - Centro Arti Integrate e Compagnia Teatrale Petra. L’accusa di #reteatro41 riguarda lo stato di abbandono in cui è stato lasciato il settore dello spettacolo dal vivo e delle attività culturali da parte delle istituzioni regionali negli ultimi tre anni, da quando cioè nel 2019 si è insediato il governo regionale di centrodestra.

Ignorata la legge regionale n. 37/2014 della Regione Basilicata sullo spettacolo

Del tutto disattesa, secondo i critici, da parte della Giunta di Basilicata è stata la legge regionale n. 37 del 12 dicembre 2014 sulla promozione e lo sviluppo dello spettacolo, che prevede lo stanziamento annuale di fondi economici e stabilisce precisi termini e condizioni per la pubblicazione del programma triennale e del piano annuale di sostegno alle attività dello spettacolo.

Se il piano 2019 ha subito un inaspettato taglio di un milione di euro sulle risorse già destinate in programmazione agli operatori del settore dallo stesso governo regionale, con conseguenze per tutto l’indotto, è mancata completamente la pubblicazione del piano di sostegno, la cui scadenza è fissata al 31 gennaio di ogni anno, sia per il 2020 che per il 2021.

Per di più la Regione Basilicata non ha previsto alcun aiuto per contrastare la crisi che ha investito anche le arti e la cultura, questa la critica. Anzi, tutte le misure di sostegno introdotte contro l’emergenza Covid-19 hanno finora completamente escluso le imprese creative, l’associazionismo culturale e altri soggetti riconosciuti che svolgono attività di spettacolo.

Lanciata una campagna video social sulle difficoltà di chi fa cultura in Basilicata

Per far conoscere lo stato attuale del comparto culturale e creativo, #reteteatro41 ha lanciato una campagna video social, in cui sono gli stessi lavoratori e imprenditori a raccontare cosa significa oggi fare cultura e spettacolo in Basilicata e come la massima istituzione regionale si è mossa (o non mossa) negli ultimi anni.

La campagna di comunicazione è accompagnata da tre hashtag: #IDirittiSonoUnoSpettacolo, #LuciSulloSpettacolo e #BasilicataSenzaSpettacolo.

Alla campagna hanno già aderito (e possono continuare a farlo) altre organizzazioni e professionisti dello spettacolo esterne al network #reteteatro41. Ognuno, attraverso un breve video, potrà dare un contributo per raccontare la condizione dei lavoratori delle arti e della cultura in Basilicata, componendo un quadro sfaccettato riferito agli ultimi tre anni. Per aderire, è sufficiente pubblicare il proprio video sui social network Facebook, Twitter e Instagram e taggare il profilo @reteteatro41, aggiungendo gli hashtag relativi per avere maggiore visibilità e condivisione.

Indetta per il 15 maggio la prima Assemblea Permanente Spettacolo in Basilicata

Nelle prossime settimane la comunicazione e il confronto tra gli addetti ai lavori non rimarranno confinati al virtuale. È stata convocata per sabato 15 maggio la prima Assemblea Permanente Spettacolo in Basilicata, che si svolgerà presso il Centro per la creatività Cecilia di Tito (Potenza). La partecipazione è aperta a tutti gli operatori lucani dello spettacolo dal vivo e della cultura. L’assemblea sarà tenuta soltanto in condizione di “zona gialla” o altrimenti posticipata al primo sabato utile in base alle disposizioni delle autorità sanitarie.