Maria Angioni, ex pm della procura di Marsala, nei giorni scorsi è stata iscritta nel registro degli indagati per false dichiarazioni. L'attuale giudice del lavoro di Sassari, difendendo il proprio operato, ha replicato così a chi la accusa di parlare solo ora, dopo 17 anni dalla scomparsa da Mazara del Vallo della piccola Denise Pipitone: "Adesso, io, penso di potermelo permettere". Poi, ha precisato: “Io ho detto mille cose, ma loro mi hanno contestato due fattuncoli". Venerdì 25 giugno, Quarto Grado, trasmissione tv in onda settimanalmente su Rete 4, tornerà ad occuparsi del caso di Cronaca Nera, ignorando, di fatto, la 'diffida' dei giorni scorsi di Piera Maggio, la mamma di Denise.
L'ex pm Angioni si aspettava di essere indagata
Maria Angioni tra l'ottobre 2004 e l'estate 2005 si occupò, in qualità di pm della procura di Marsala, della scomparsa di Denise Pipitone, avvenuta il primo settembre 2004. Nelle scorse settimane, con il riaccendersi dei riflettori sul caso, è stata più volte ospite in tv alternando ricostruzioni oggettive a dichiarazioni che molti hanno ritenuto essere solo insinuazioni ed opinioni personali. Le sue rivelazioni, però, da quanto si apprende, non sempre avrebbero trovato riscontro e, secondo i pm, non sarebbero avvalorate da alcuna prova certa; per questo, la stessa procura siciliana le ha recentemente notificato un avviso di garanzia ed un invito a comparire.
Tuttavia, la mossa degli inquirenti trapanesi non avrebbe stupito particolarmente Maria Angioni. "Prima che l'informazione di garanzia nei miei confronti venisse firmata - ha dichiarato mercoledì 23 giugno ai microfoni di Chi l'ha visto? - avevo presentato già un esposto contro i pm contestando le modalità con cui è stata eseguita quella sommaria informazione.
Non so se ciò ha portato all’avviso di garanzia - ha affermato - ma so che dopo le sommarie dichiarazioni rese lo scorso 3 maggio, mi aspettavo di essere indagata".
'Contestati solo due fattuncoli'
In queste settimane, molte persone hanno criticato la scelta dell'ex pm di raccontare determinate dinamiche e denunciare presunti errori.
"Adesso - ha spiegato Maria Angioni - penso di potermi permettere di parlare, però ci son dei momenti in cui certe reazioni possono essere molto più pesanti". Le sue parole, tuttavia, non hanno colpito solo l'opinione pubblica, ma anche la magistratura. Per la procura di Marsala, Maria Angioni, infatti, avrebbe reso false dichiarazioni ai pubblici ministeri dopo essere stata convocata in seguito ad alcune sue affermazioni rilasciate in trasmissioni televisive.
L'interrogatorio, secondo la giudice di Sassari, tuttavia, non si sarebbe svolto in maniera corretta; da qui gli esposti - che dovrebbero essere due - contro i pm. “Il 14 maggio - ha ribadito - ho depositato il primo esposto. Il 4 giugno ho saputo in maniera informale dell’avviso di garanzia ed il 18 giugno me lo hanno notificato con l’interrogatorio”. L'ex pm Angioni ha poi concluso così: “Io ho detto mille cose, tuttavia mi hanno contestato due fattuncoli, le uniche cose dove, secondo loro, sono riusciti a trovare, una discordanza".