Denise Pipitone, scomparsa nel primo settembre del 2004 all'età di 4 anni, sarebbe viva, starebbe bene e avrebbe anche una bambina. A dire queste cosa, assolutamente non provate, è stata l'ex Pubblico Ministero del caso Denise, Maria Angioni, che ha presenziato come ospite al programma Storie Italiane, in onda tutte le mattine su Rai 1. La pm Angioni ha poi proseguito, affermando di avere la "certezza personale" che Denise sia viva e dichiarando di aver inviato alla procura competente le segnalazioni, i documenti e le foto che lo dimostrerebbero.
'Denise va cercata in ambienti non ispezionabili'
L'ex pubblico ministero, ai microfoni del programma di Rai Uno, si è detta più volte certa dell'ipotesi secondo cui Denise sarebbe viva e starebbe bene. In diretta, la donna ha rivelato di aver trasmesso ai titolari dell'indagine tutte le informazioni che lo dimostrerebbero, affermando di aver trasmesso tali atti anche all'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, mamma di Denise. Il magistrato ha affermato che Denise dovrebbe essere cercata in ambienti "non ispezionabili" e che, alla luce dell'ipotesi affermata dalla pm, le ricerche dovrebbero concentrarsi non su un cadavere ma su una ragazza che non solo sarebbe viva, ma che nel frattempo sarebbe anche diventata mamma.
Il magistrato Angioni ha poi svelato altri dettagli, asserendo che ora la cosa che più la spaventa è la "perdita di serenità di un nucleo familiare": la cosa importante, cioè, è quella di preservare lo stato psichico "delle persone coinvolte".
'Quella persona non sa di essere una persona rapita'
Angioni ha poi voluto chiarire di essere arrivata a tale conclusione grazie "a due persone" e si è detta certa di questa sua ipotesi.
La pm ha affermato che la ragazza starebbe bene e sarebbe felice, tuttavia "non sa di essere una persona rapita" così come non lo sa neanche quello che sarebbe il marito di Denise. Questa si troverebbe in un contesto "rilassato e internazionale", escludendo quindi l'ipotesi che la giovane scomparsa si trovi ancora in Italia.
Angioni ha poi concluso precisando che tale rivelazione in televisione non sarebbe "una violazione del segreto" in quanto si tratta di una sua ricostruzione personale, invitando chi di competenza a muoversi in fretta per evitare che qualcuno "continui a imbrogliare".
La pista che Angioni ha seguito è dunque diversa da quella che porta al campo rom in Francia, che è stata suggerita da Mariana Trotta, la donna che avrebbe riconosciuto la signora rom protagonista della famosa segnalazione arrivata da Milano nel 2004 che sarebbe stata ripresa in compagnia di una bambina chiamata Danàs.