Ad Ardea, vicino Roma, un uomo ha aperto il fuoco uccidendo un anziano e due fratellini di 5 e 10 anni. Il killer A.P., 35enne e con gravissimi problemi psichici, dopo aver sparato si è barricato in un appartamento. I carabinieri del Gis, dopo circa 3 ore, sono riusciti a entrare nell'appartamento. Hanno trovato il killer in camera da letto, dove si era tolto la vita con la stessa arma utilizzata poche ore prima.
Le prime ricostruzioni della sparatoria
I carabinieri si trovavano all'esterno dell'appartamento dove si era rifugiato A.P., il killer della sparatoria ad Ardea.
Insieme a loro la madre del ragazzo, che cercava di contattarlo al telefono. Non rispondendo al telefono aveva fatto pensare, sia alla madre sia alle forze dell'ordine, che si fosse tolto la vita. La conferma è arrivata intorno alle 15:30 quando, mentre i carabinieri preparavano il blitz per fare irruzione nella casa, si è sentito un colpo. Lo hanno trovato in camera senza vita. Per uccidere i tre sconosciuti A.P. ha utilizzato un'arma appartenuta al padre, una guardia giurata.
I motivi della sparatoria ad Ardea
Il killer della sparatoria ad Ardea avrebbe ucciso senza alcun motivo. Le vittime sono il 74enne S.R. e due fratellini di 5 e 10 anni. I motivi di questo folle gesto sono ignoti, le forze dell'ordine stanno ricostruendo i fatti e solo le indagini daranno una risposta su quanto accaduto.
La cosa certa è che il killer era un persona instabile con problemi psichici. A maggio era stato sottoposto a Tso, dopo aver minacciato sua mamma con un coltello. Il presidente del Consorzio, dove abitavano killer e vittime, ha dichiarato che la famiglia dell'omicida era conosciuta nel quartiere per episodi di degrado e molestie.
Il dolore dei parenti delle vittime
I soccorritori hanno fatto il possibile per salvare i due bambini mentre il padre, fra le lacrime, teneva loro la mano. I due fratellini sono stati portati in ospedale, ma gli sforzi dei medici sono stati vani. "Massimo riserbo e rispetto per il dolore che stanno vivendo i genitori", chiede il legale della famiglia dei bambini.
L'avvocato ha paragonato la strage a una sorta di "esecuzione": i bambini stavano giocando tranquillamente al parco quando sono stati avvicinati dal killer. A.P. ha sparato al petto di uno e alla gola dell'altro. La moglie del 74enne ha raccontato che la vittima era andata a fare un giro in bicicletta. Ha iniziato a preoccuparsi a pranzo, quando non l'ha visto rientrare. Poi ha saputo della sparatoria e così ha scoperto della morte di suo marito. Una domenica di Cronaca Nera per la cittadina di Ardea. Le indagini dei carabinieri chiariranno i motivi che hanno spinto A.P. a uccidere tre sconosciuti.