Manolo Portanova, giovane promessa del calcio italiano, sarebbe finito agli arresti domiciliari per aver compiuto con altri tre ragazzi abusi ai danni di una studentessa. La ragazza, 21 anni, la scorsa settimana ha denunciato le violenze di gruppo che avrebbe subito nel corso di una festa, in un appartamento a Siena. Le indagini sono partite immediatamente: nel giro di pochi giorni gli inquirenti avrebbero individuato i quattro presunti responsabili. Quindi, nelle ultime ore, è scattato il fermo per tre ventenni – due dei quali sarebbero fratelli residenti nella città toscana – che sono finiti ai domiciliari; invece il quarto accusato sarebbe un 17enne, che è stato denunciato al Tribunale dei minori di Firenze.

Nelle scorse ore si era rapidamente diffusa la voce che facesse parte del branco anche un giocatore di serie A, che ha vestito anche la maglia della Nazionale Under 20: si trattava proprio di Manolo Portanova, centrocampista cresciuto nel vivaio della Juventus e attualmente in forza al Genoa.

Manolo Portanova è ora agli arresti domiciliari dopo l’accusa di aver partecipato alle violenze di gruppo

Manolo Portanova, 21 anni, si trova agli arresti domiciliari, così come gli altri due ragazzi maggiorenni implicati nella vicenda: lunedì sarà interrogato dal gip. Nel frattempo, la procura di Siena che coordina le indagini sui presunti abusi subiti dalla giovane, ha sequestrato lo smartphone del giocatore del Genoa e quelli degli altri indagati per verificare la presenza di eventuali tracce: in particolare gli uomini della squadra mobile di Siena pensano che i ragazzi possano aver girato dei video durante le presunte violenze.

Nelle scorse ore, il gip Jacopo Rocchi ha già interrogato alcuni dei sospettati che, tuttavia, avrebbero scelto di non rispondere alle domande del giudice. Per gli avvocati che li difendono non ci sarebbe stata nessuna molestia durante quella serata, trascorsa in allegria da un folto gruppo di amici.

La difesa dei ragazzi presenti alla festa con Manolo Portanova

L’avvocato Duccio Panti, che assiste uno dei giovani accusati, ha ribadito al 'Corriere della Sera' che, al momento, nessuno avrebbe confermato la versione della ragazza, aggiungendo che circolerebbero dei filmati della serata, non ancora visionati dalla difesa. I legali dei due ventenni già sentiti dal gip avrebbero richiesto la revoca degli arresti domiciliari per i loro clienti, o per lo meno il permesso di poter andare al lavoro, ma il giudice ha deciso di convalidare il fermo.

Nel frattempo gli agenti della squadra mobile hanno stilato l’elenco delle altre persone presenti al party, che saranno ascoltate nei prossimi giorni in qualità di testimoni. Secondo quanto riporta Fanpage, uno dei quattro ragazzi avrebbe ammesso di aver consumato un rapporto con la presunta vittima, specificando, però, che la ragazza sarebbe stata consenziente.

La promettente carriera di Manolo Portanova

Manolo Portanova è figlio d’arte, in quanto il padre Daniele ha militato come difensore nel Messina e poi ancora col Napoli, nel Bologna e nella squadra del Siena. Manolo, invece, è un centrocampista con il fiuto del gol che si è formato nel settore giovanile della Juventus, esordendo nella Primavera bianconera allenata nella stagione 2019-2020 da Andrea Pirlo che lo ha fatto giocare anche in serie A.

Con la Juve ha disputato tre partite ed ha vinto la Supercoppa Italiana lo scorso gennaio, prima di passare al Genoa nel girone di ritorno, collezionando altre cinque presenze nella massima divisione. Solo pochi giorni fa Portanova è stato convocato a Coverciano per giocare nella gara che la Nazionale maggiore ha disputato con l’Under 20, come allenamento in vista degli Europei.