Anche in Italia si va verso un ulteriore stretta per cercare di limitare quanto più possibile il contagio da Covid-19. Dopo la decisione della Francia di introdurre il Green Pass per accedere in tutti i luoghi pubblici al chiuso, anche nel nostro Paese il certificato verde è destinato a divenire centrale nella vita sociale di ognuno di noi. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, infatti, il governo ha intenzione di introdurre l'obbligo di presentare il Green Pass per accedere in molti luoghi pubblici come le piscine e le palestre, ma non nei bar e ristoranti.
Secondo il Ministro Speranza l'obbligo di Green Pass eviterà nuove chiusure
Il provvedimento del governo Draghi, che dovrebbe essere discusso e approvato a inizio della prossima settimana, sarebbe fortemente caldeggiato dal ministro della Salute Roberto Speranza. Secondo il Ministro, infatti, l'introduzione dell'obbligo del certificato verde sarebbe l'unica soluzione per evitare di imporre alle attività commerciali delle nuove serrate. In particolare, nelle intenzioni dell'esecutivo, occorrerà presentare il certificato quando si dovrà salire su treni, aerei e navi, ma anche quando si vorrà andare a vedere un film al cinema o uno spettacolo a teatro. Ma, ancora, sarà necessario essere in possesso del certificato anche se si vorrà entrare in una palestra, in una piscina, in una discoteca o se ci si vorrà recare in un centro commerciale per fare shopping.
Anche l'accesso agli stadi sarà vincolato all'obbligo del Green Pass.
Centrale il nodo dei controlli
Secondo le anticipazioni del Corriere della Sera, l'esecutivo vorrebbe estendere l'obbligo della certificazione anche a bar e ai ristoranti al chiuso. Tuttavia, tale misura è tutt'altro che scontata in quanto vi è una forte opposizione di una parte del governo (in particolare Forza Italia e Lega).
Centrale sarà poi la questione dei controlli: le intenzioni del governo sarebbero quelle di prevedere delle sanzioni per chi non ha il certificato verde (si parla di una multa di circa 400 euro) ma anche per i gestori dei locali ed esercizi commerciali che non hanno provveduto alla verifica (per loro il rischio è la chiusura del locale per cinque giorni).
Tuttavia, a causa del nodo privacy sollevato anche dal garante, i controlli possono essere effettuati solamente dalle forze dell'ordine. Nonostante questo, però, le intenzioni del governo sono quelle di investire di responsabilità anche i gestori dei locali, che saranno tenuti a verificare se i loro clienti siano o meno in possesso del Green Pass. Al momento, comunque, non è chiaro in che modo si potrà effettuare tale verifica e chi dovrà farla.
Verrà prolungato lo stato di emergenza
Per avere il Green Pass, poi, dovrà essere necessario aver fatto entrambe le dosi di vaccino. In alternativa, l'utente dovrà dimostrare di aver avuto il Covid-19 e di essere guarito oppure, ultima opzione, dovrà essere in possesso del certificato di negatività a un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti.
Nel nuovo decreto, poi, verrà sicuramente prolungato lo stato di emergenza; inizialmente si pensava a un prolungamento di due o tre mesi, ma la linea del governo ora sembra essere quella indirizzata alla prudenza, con l'intenzione di estendere l'emergenza almeno fino al prossimo 31 di dicembre. Infine, spazio a nuovi parametri per stabilire in che fascia colorata dovrà andare ogni singola regione; in zona gialla, almeno inizialmente, non è previsto il coprifuoco anche se tornerà l'obbligo dell'utilizzo delle mascherine anche all'aperto, mentre nei ristoranti verrà reintrodotto il limite di 4 persone non conviventi per tavolo.