Alberto Stasi potrebbe già uscire dal carcere per andare a lavorare. L'uomo è detenuto dal 2015 presso il carcere di Bollate (Milano). Sta scontando la sua condanna definitiva a sedici anni per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco, in provincia di Pavia, il 13 agosto 2007.

L'avvocato di Alberto, Laura Panciroli, ha parlato della possibilità di uscita da parte del suo assistito: "I tempi per la richiesta di lavoro all'esterno da parte di Alberto Stasi sono maturi. Infatti rientra nei termini di legge per essere ammesso, ovviamente dopo la necessaria valutazione del Tribunale di Sorveglianza".

Il legale ha aggiunto tuttavia che non sarà una cosa facile, poiché bisognerà trovare qualcuno motivato a dare lavoro a Stasi. La difficoltà principale è data, a detta di Pancirolo, dall'attenzione mediatica che ruota ancora sul caso di Chiara Poggi. Per risolvere la questione bisognerebbe trovare un punto di incontro tra le esigenze di Alberto e di chi lavorerebbe con lui. Il legale ha precisato che, nonostante tutto, confida nella richiesta.

Stasi potrebbe chiedere di uscire dal carcere per lavoro

Alberto Stasi, che ha da poco compiuto 38 anni, potrebbe chiedere di poter lavorare fuori dal penitenziario di Bollate, in cui sta scontando la condanna per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi.

Ricordiamo come Stasi si sia sempre proclamato innocente, chiedendo per ben due volte (ma invano) la revisione del processo.

I famigliari di Chiara, assistiti dall'avvocato Gianluigi Tizzoni, non hanno accolto positivamente la decisione di avanzare una richiesta di permesso di lavoro esterno per il 38enne. La mamma della vittima, Rita Preda, ha dichiarato che forse è un po' presto per fare uscire Stasi dal carcere.

Una persona che, come ha affermato la signora Preda: "È stata condannata per aver ucciso mia figlia, ma d'altronde la giustizia tutela maggiormente i detenuti, rispetto alle famiglie delle vittime". Rita ha terminato il suo discorso spiegando che se è la legge stessa a prevedere una possibile uscita di Alberto, allora lo accetterà.

Il punto di Daniele Bocciolini

L'avvocato Daniele Bocciolini ha spiegato a Giallo la reale posizione di Alberto Stasi. Alla domanda se l'uomo possa effettivamente uscire dal carcere per motivi di lavoro, il legale ha risposto: "Sì, ma bisogna fare chiarezza. Nel dicembre 2015 la Cassazione ha confermato la sentenza di appello bis, condannando in via definitiva Alberto Stasi. La pena stabilita era di ventiquattro anni, ma con l'esclusione delle aggravanti e lo sconto di un terzo dato dal rito abbreviato, era stata ridotta a sedici anni. Il fine pena per Stasi è pertanto fissato a dicembre del 2031. Solo allora il condannato potrà tornare libero".

Bocciolini ha precisato che dal punto di vista legislativo "oltre ai permessi premio, l'ordinamento prevede la possibilità di svolgere l'attività lavorativa all'esterno della struttura carceraria... Per i delitti gravi, come in questo caso, l'assegnazione al lavoro esterno può essere disposta dopo l'espiazione di almeno un terzo della pena e, comunque, di non oltre cinque anni".