Il 1° settembre 2004 è una data che ha segnato la vita di Piera Maggio. L'inizio di un incubo che sperava di cancellare in poco tempo con il ritrovamento di Denise Pipitone. A 17 anni dalla scomparsa la moglie di Piero Pulizzi continua a lottare e sperare di riabbracciare la figlia. In questo lasso di tempo è stato celebrato un processo per sequestro di persona, conclusosi con il non luogo a procedere nei confronti di Jessica Pulizzi, e verificate le segnalazioni arrivate all'avvocato Giacomo Frazzitta. L'ultima in ordine di tempo riguarda la ventenne Olesya Rostova che aveva raccontato di non aver mai conosciuto i suoi genitori naturali e che non aveva escluso di poter essere lei la bambina che cercavano da anni a Mazara del Vallo.
Dai risultati del test sanguigno è emerso che non c'era compatibilità tra il sangue della ragazza russa e Denise Pipitone.
La vicenda ha riportato il caso nuovamente sotto la lente di ingrandimento dei media con la Procura di Marsala che ha deciso di aprire una nuova inchiesta che ha portato all'iscrizione sul registro degli indagati di Anna Corona e Giuseppe Della Chiave. Nel frattempo, in vista del diciassettesimo anniversario dalla scomparsa, don Davide Chirco ha invitato i concittadini a ricordare Denise con una candela sul davanzale della finestra.
Don Davide Chirco lancia l'hashtag #17annisenzaDenise
L'appello rilasciato dal responsabile del Seminario vescovile della Diocesi e del Servizio di pastorale vocazionale è finalizzato a ricordare Denise Pipitone ma anche a sensibilizzare i residenti di Mazara del Vallo nella speranza che qualcuno possa fornire elementi utili a ritrovare la bambina scomparsa il 1° settembre 2004.
"Invito tutti a collocare sul davanzale della propria finestra un lumino o una candela per poi postarla sui social con l'hashtag #17annisenzaDenise nella serata di martedì 31 agosto" - il messaggio di don Davide Chirco è stato condiviso anche dalla pagina ufficiale di Piera Maggio.
Il parroco si è poi rivolto ai credenti sottolineando che chi vuole può unire a questo gesto anche una speciale preghiera per Denise e la sua famiglia.
"È un segnale rivolto a coloro che sanno e non parlano per paura" - ha aggiunto il responsabile del Seminario Vescovile della Diocesi precisando che l'iniziativa rappresenta anche un momento di forte unità e di particolare vicinanza a Piera Maggio e Pietro Pulizzi che hanno condiviso sui rispettivi profili social l'appello di don Davide.
'È un segnale rivolto anche a coloro che sanno ma che non parlano per paura'
Sono stati giorni difficili per Piera Maggio che ha perso il papà, Vito, che fino all'ultimo ha sperato di riabbracciare la nipotina scomparsa il 1° settembre 2004 da Mazara del Vallo. Quest'ultimo fu ascoltato nel 2011 in occasione del processo al Tribunale di Marsala. Davanti ai giudici riferì che tre mesi prima della scomparsa della nipote incontrò Anna Corona che gli disse che gliel'avrebbe fatta pagare senza però fare esplicitamente il nome della madre di Denise Pipitone.
Prima della morte del padre Piera Maggio era intervenuta all'evento gli Incontri del Principe, svoltosi nei giorni scorsi al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio.
Nel corso del collegamento via Skype la mamma di Denise ha sottolineato di essere convinta che i responsabili del rapimento di Denise non vengano da lontano: "Non veniva uno sconosciuto a Mazara a prenderla".