Le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone hanno ripreso vigore dopo il polverone mediatico sollevato dall'accostamento della figlia di Piera Maggio ad una ragazza di origini russe, Olesya Rostova. I successivi accertamenti hanno chiarito che quest'ultima non era la ragazzina scomparsa 17 anni fa a Mazara del Vallo.
La delusione si è trasformata in poco tempo in nuova speranza, con il caso che ha segnato una nuova svolta con l'inchiesta bis della Procura di Marsala per sequestro di persona.
Nel registro degli indagati sono stati iscritti Anna Corona, la cui posizione era stata archiviata nel precedente procedimento, e Giuseppe Della Chiave.
"Ultimamente abbiamo avuto tre segnali importanti e li abbiamo forniti alla Procura", ha riferito l'avvocato Giacomo Frazzitta, intervenuto nell'ambito dell’evento gli Incontri del Principe che si sono tenuti nei giorni scorsi presso il Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Nel corso del dibattito, moderato dal giornalista Stefano Zurlo, è intervenuta anche Piera Maggio via Skype. "Chi ha rapito Denise non veniva da lontano. Un'ora dopo avevo già in mente i nomi", ha affermato la moglie di Piero Pulizzi.
Piera Maggio: 'Chi ha rapito Denise non veniva da lontano'
Piera Maggio è convinta che non bisogna andare troppo lontano per individuare i responsabili della scomparsa della figlia. Ipotesi che ha ribadito anche nel corso dell'intervento avvenuto durante l'evento gli Incontri del Principe, svoltosi nei giorni scorsi in Versilia.
"Non veniva uno sconosciuto a Mazara a prendere Denise", ha riferito via Skype la moglie di Piero Pulizzi che ha aggiunto di aver avuto subito la percezione che la persona che ha rapito la figlia, scomparsa il 1° settembre del 2004, la conoscesse bene e volesse sottrarla alla madre per una motivazione precisa.
"Ci ha fatto del male in maniera atroce.
Avere una figlia strappata così violentemente è una cosa che non auguro a nessuno", ha spiegato, sottolineando che un'ora dopo aveva già in mente i nomi dei responsabili. "In questi anni si è detto molto, ma io non ho mai perso la speranza di riabbracciare mia figlia. Continuerò a chiedere giustizia", ha chiosato Piera Maggio.
L'avvocato Giacomo Frazzitta: 'Fornite tre segnalazioni importanti alla Procura'
Al dibattito al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio ha preso parte anche l'avvocato Giacomo Frazzitta che, nel corso dell'intervista, si è rivolto all'ex pm Maria Angioni invitandola ad evitare esternazioni e post social sul caso Denise Pipitone: "Se ha qualcosa di importante da dire lo segnali alla Procura di Marsala".
Il legale di Piera Maggio ha manifestato il suo ottimismo in relazione all'inchiesta bis sul sequestro della bambina scomparsa 17 anni fa da Mazara del Vallo.
"L'aspetto mediatico è stato fondamentale per la riapertura di questo caso", ha aggiunto Frazzitta, precisando di aver fornito alla Procura tre recenti segnalazioni importanti.
"Purtroppo dietro questa vicenda c'è una forte omertà a Mazara. Toccare un bambino è ripugnante anche per gli ergastolani", ha ribadito l'avvocato durante il suo intervento agli Incontri del Principe.