Sabato pomeriggio, 31 luglio, un corteo di circa 10.000 persone è sceso in piazza a Milano per protestare contro il Green Pass, che entrerà in vigore questo venerdì. Senza avvisare la Questura, i manifestanti si sono radunati in Piazza Duomo e sono partiti verso le 18, con direzione Piazza della Scala. In quest’ultima capeggiava una gigantografia del Dottor Giuseppe De Nonno (morto suicida qualche giorno fa), uno dei primi sostenitori in Italia della terapia al plasma iperimmune come cura anti covid.

La diffusione della protesta tramite social

L'iniziativa era stata diffusa tramite social e canali Telegram.

Gli organizzatori si sono serviti di un volantino che riportava le ragioni della protesta: "Contro il passaporto schiavitù, contro obblighi vaccinali, contro la truffa, contro la dittatura instaurata. Per la libertà". Si precisava nel volantino che si trattavano di "proteste apartitiche, spontanee, autogestite, pacifiche, organizzate dal popolo"

I manifestanti non portavano le mascherine e non rispettavano il distanziamento sociale, fra di loro anche genitori con figli piccoli. Gli striscioni apri fila portavano i seguenti slogan “Green Pass = ricatto morale", “Difendiamo il futuro”, “No green pass, no TSO sperimentali”, e altri di questo tenore. C'era però una minoranza fra di loro che alzava dei cartelloni favorevoli al vaccino ma non alla certificazione verde.

Un giovane passante ha anche urlato con insistenza “Vaccinatevi” ed è stato insultato. Il ragazzo è stato poi spintonato via da uno dei capi della protesta e prima che la situazione potesse peggiorare, è intervenuta la Digos.

Galleria Vittorio Emanuele bloccata: cambio di rotta

La galleria Vittorio Emanuele è stata bloccata dalle forze dell'ordine in tenuta anti sommossa, per questo motivo il corteo prima ha sfilato per le vie del centro arrivando in Piazza della Scala, di fronte a Palazzo Marino, sede del comune.

Numerosi gli slogan contro il governo, il premier Mario Draghi, virologi, giornalisti e le urla “Libertà, libertà”, come nella manifestazione di Parigi il 17 luglio.

Il corteo è successivamente ripartito da Piazza della Scala, passando per via Case Rotte, piazza San Fedele e via San Raffaele. Si è diretto infine verso via Larga e ha raggiunto il Palazzo di Giustizia, per poi rientrare in piazza Duomo.

La situazione è stata costantemente monitorata dalle forze dell'ordine, non risparmiate dal corteo e ripetutamente insultate.

Le parole di Salvini in merito alla protesta e al Green Pass nelle scuole

In serata, il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato: "La violenza fisica e verbale non è mai giustificata, a prescindere dai motivi per cui si scende in piazza. Le minacce? I cretini purtroppo sono in servizio permanente effettivo. Se ci sono 10mila persone in piazza il 31 luglio, vanno capite. Non penso che siano no vax, fascisti. Chiedono diritti e il dovere della politica è ascoltarli. Siamo in democrazia fino a prova contraria, ma no alla violenza".

A proposito dell'ipotesi dell'estensione del Green Pass anche nelle scuola, Salvini ha espresso il suo parere ai microfoni di Sky TG24.

"Siamo solo a inizio agosto. È presto per pensare a questioni che ci riguarderanno a metà settembre". Poi ha aggiunto: “Guardiamo i numeri: qualora la situazione dovesse peggiorare dovremo correre ai ripari. Ma parlare adesso, il 2 agosto, di green pass vorrebbe dire rovinare il turismo. Lo faremo più avanti, seguendo i dati".