Stanno facendo il giro dei social le immagini dei soccorsi che hanno recuperato numerosi alpinisti sul Monte Elbrus, che con i suoi 5.642 metri è la vetta più alta del Caucaso russo. Il gruppo di scalatori, che secondo le informazioni erano diciannove, erano intenti a scalare la vetta quando sono stati colti, a sorpresa, da una violenta tempesta. Da qui, l'intervento dei soccorritori, protagonisti di un intervento di soccorso tanto spettacolare quanto drammatico: le condizioni, infatti, erano molto proibitive.

Una giovane donna del gruppo si è sentita male, ma la scalata è comunque proseguita

Secondo quanto raccontano i testimoni, durante l'ascesa una giovane ragazza presente in gruppo ha lamentato dei problemi di salute, che l'hanno costretta a interrompere la propria scalata e a iniziare a scendere in compagnia della guida. Come si è venuto a sapere solo dopo, la ragazza ha perso la vita prima di terminare la sua discesa. Nonostante questo malore, comunque, il resto degli alpinisti ha comunque deciso di proseguire la propria ascesa sull'Elbrus. A un certo punto, però, le condizioni meteo sono radicalmente cambiate: sul gruppo, infatti, si è scatenata una vera e propria bufera di neve, accompagnata da forti raffiche di vento.

Anche la temperatura è di fatto precipitata, con le colonnine che segnavano meno venti gradi. Ed è in queste condizioni che si sono svolte le operazioni di salvataggio da parte dei soccorritori, che allertati si sono subito mossi per salvare la vita ai scalatori.

A rendere pubbliche le immagini dei soccorsi è stato il Ministero russo

Le operazioni di salvataggio, inutile dirlo, sono state complicatissime. Una volta raggiunti gli alpinisti, i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare la morte di cinque di loro, che non sono riusciti a sopravvivere alla tempesta e hanno perso la vita per assideramento.

Gli altri quattordici, invece, erano ancora in vita, seppur feriti. Le operazioni di soccorso sono state pubblicate dal Ministero russo e dalle immagini si vedono i soccorritori che, con grande difficoltà, cercano di muoversi in mezzo alla tempesta. Dei 14 sopravvissuti, tre hanno rifiutato il ricovero in ospedale mentre gli altri sono stati sottoposti alle cure della struttura sanitaria di Nalchik. Mikhail Nadezhkin, capo del Dipartimento russo per le Emegenze, ha fatto sapere che i feriti hanno riportato delle gravi ipotermie. Ad alcuni di loro sono state anche diagnosticate delle fratture. Otto dei sopravvissuti sono comunque in condizioni di salute che l'uomo ha definito "critiche". Tra i soccorsi vi è anche la guida dell'Elbrus Anton Nikiforov.