Giallo nella provincia del Sud Sardegna: nella mattinata di giovedì 28 ottobre lo chef Alessio Madeddu, 51 anni, è stato ritrovato ormai privo di vita davanti al suo locale “Sabor´ e mari” a Porto Budello di Teulada. Il cuoco era diventato famoso in zona dopo aver partecipato al programma 4 ristoranti con Alessandro Borghese e per un episodio di cronaca del 2020, quando aveva assalito con una ruspa una gazzella dei carabinieri durante un controllo. Lo chef, originario di Teulada, presentava profonde ferite da taglio sul corpo. Al momento si ignorano le cause e i responsabili del delitto: sull’episodio indagano i militari dell’Arma.
Lo chef sarebbe stato colpito ripetutamente con una grossa arma da taglio
Secondo le prime informazioni, il corpo ormai privo di vita di Alessio Madeddu è stato scoperto verso le 9:30 di mattina: lo chef era riverso a terra in una pozza di sangue nei pressi dell’ingresso del suo ristorante. Gli inquirenti, accorsi sul luogo del delitto, hanno subito notato le profonde ferite da arma bianca sul corpo della vittima: quindi si suppone che il cuoco sia stato colpito ripetutamente con un grosso coltello o forse un’accetta. I carabinieri del Comando provinciale di Cagliari, insieme ai militari della compagnia di Carbonia, hanno effettuato tutti i rilievi sul posto, nel tentativo di ricostruire la dinamica dell’assassinio: sulle indagini, che al momento non escludono nessuna pista, vige il massimo riserbo.
Lo chef era stato protagonista del programma di Alessandro Borghese
Come detto, il volto dello chef era diventato conosciuto dopo la sua partecipazione alla trasmissione televisiva condotta da Alessandro Borghese su Tv8 e Sky Uno. Infatti nel 2018 Alessio Madeddu era stato uno dei concorrenti nella seconda edizione di "Alessandro Borghese – 4 Ristoranti Estate".
L’aggressione dello chef a una pattuglia dei carabinieri nel novembre 2020
Lo chef 51enne era noto alle cronache anche per aver aggredito i carabinieri la sera del 2 novmbre 2020: i militari dell’Arma gli avevano appena ritirato la patente dopo che si era rifiutato di sottoporsi all’alcol test in seguito a un incidente che aveva provocato, finendo con il suo furgone in un fossato.
Quindi Madeddu era ritornato con una ruspa sul luogo in cui era avvenuto l’incidente, ribaltando la vettura dei carabinieri e cercando di travolgerli. Dopo questo episodio il cuoco era stato arrestato e aveva passato circa cinque mesi in custodia cautelare in prigione. Lo scorso marzo era stato condannato a sei anni e otto mesi di reclusione per i reati di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, ottenendo gli arresti domiciliari.