Un giudice federale di Albany, New York (Usa) ha temporaneamente consentito agli operatori sanitari di richiedere un'esenzione al vaccino contro il Covid-19 per motivi religiosi. Il provvedimento del giudice distrettuale David Hurd ha quindi consentito, agli operatori sanitari dello Stato di New York, di fare richiesta di esenzione per motivi religiosi rispetto alla norma statale che li obbliga a vaccinarsi contro il Covid-19.

Nella sentenza, lunga 27 pagine, si legge che "è vietato interferire in qualsiasi modo con la concessione di esenzioni religiose dalla vaccinazione contro il Covid-19".

Il giudice ha anche vietato al Dipartimento statale della Salute d'intraprendere azioni disciplinari di qualsiasi natura nei confronti degli operatori sanitari che hanno già ottenuto esenzioni per motivi religiosi.

I fatti che hanno preceduto la sentenza

Nel mese di settembre 2021, 17 operatori sanitari, medici ed infermieri residenti nello stato di New York, in maniera anonima, hanno intentato una causa contro "l'obbligo di vaccinazione" del Dipartimento della salute dello Stato, perché non ammetteva richieste di esenzioni per motivi religiosi. È stato il presidente Joe Biden a richiedere, a tutti gli operatori sanitari, di essere vaccinati contro il Covid-19, entro il 27 settembre 2021.

Le motivazioni che hanno portato gli operatori sanitari alla protesta contro il vaccino sono il rifiuto di assumere delle sostanze che utilizzerebbero, "linee cellulari fetali" provenienti da "aborti procurati".

In una dichiarazione giurata, resa pubblica, la dott.ssa Elizabeth Rausch-Phung, direttore medico del Bureau of Immunization presso il Dipartimento della salute dello Stato di New York, ha affermato che nessuno dei vaccini Covid-19, approvati dalla FDA, contiene cellule fetali il cui utilizzo è stato limitato ai test di ricerca e sviluppo e durante la produzione dei vaccini Johnson e Johnson".

La governatrice di New York, Kathy Hochul, responsabile insieme al suo staff, dell'emanazione della norma contestata, ha detto di aver rispettato le disposizioni statali riguardo all'obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari. In una dichiarazione ufficiale si esprime così: "La mia responsabilità come governatrice è proteggere la gente di questo Stato, richiedendo agli operatori sanitari di vaccinarsi".

Le notizie riportano che, alla scadenza del termine ultimo per adeguarsi, il 92% delle persone interessate da questo provvedimento è risultata vaccinata, con grande soddisfazione della Hocul per per il risultato raggiunto.

Le dichiarazioni dei querelanti

Entusiasta della sentenza è invece Christopher Ferrara, che rappresenta i lavoratori della salute che si sono opposti all'obbligo. Ferrara ha elogiato il giudice federale con una dichiarazione alla stampa: "Con questa decisione la Corte Federale ha giustamente riconosciuto che gli 'eroi della prima linea' contro il Covid-19 non possono essere improvvisamente trattati come cattivi portatori di malattie e messi sotto pressione dallo Stato".