Nelle ultime ore l'ospedale di Ancona è stato protagonista involontario (e suo malgrado) di una storia che si può definire quantomeno paradossale. A dare il via a tutto è stato un uomo di 60 anni che, no vax, è risultato essere positivo al coronavirus. Fortunatamente per l'uomo, però, il virus con lui è stato clemente: asintomatico, al signore è stato prescritto di osservare il periodo di positività in quarantena presso il proprio domicilio. Pratica consolidata in Italia, che viene messa in atto oramai da più di un anno e mezzo con l'obiettivo di non riempire in maniera eccessiva i reparti degli ospedali.

L'uomo, però, ha deciso ugualmente di chiamare gli operatori del 118.

L'uomo ha chiamato i soccorsi perché soffriva di solitudine

Il motivo per il quale l'uomo ha deciso di rivolgersi agli operatori di primo soccorso è quello legato alla solitudine. Il 60enne, infatti, avrebbe dovuto stare in quarantena da solo, senza nessun'altra persona. Cosa, questa, che non ha accettato. Per questo motivo ha chiesto di essere ricoverato in ospedale, probabilmente con l'idea di poter passare la notte in reparto insieme ad altri positivi. Nell'abitazione dell'uomo si sono così presentati i soccorritori della Croce Gialla, ai quali l'uomo ha spiegato di essere una persona non vaccinata, dicendosi anzi contrario alla vaccinazione e sostenendo la "non esistenza" del Covid.

Il 60enne ha poi chiesto ai soccorritori di essere trasferito in ospedale. Gli operatori hanno dunque predisposto il trasferimento, portando il positivo presso l'ospedale Riuniti Torrette di Ancona.

Il reparto dove è stato portato il 60enne era vuoto

Arrivato sul posto, però, il 60enne ha avuto una brutta sorpresa. L'uomo, essendo positivo, è stato ricoverato nell'ala dell'ospedale dedicata ai malati Covid.

Zona, questa, che però era vuota: così, alla fine, l'uomo ha finito per passare la notte ugualmente in solitudine, ma dentro un ospedale invece che presso la propria abitazione. Inoltre l'uomo, recandosi in ospedale, è andato contro le raccomandazioni che indicano ai positivi e asintomatici di non recarsi negli ospedali per evitare che si possa diffondere ulteriormente il contagio.

Misure di precauzione necessarie, dunque, specie in questo periodo in cui la curva dei positivi nel nostro paese è in risalita. Nella giornata di venerdì 26 novembre, in Italia si sono infatti registrati 13.686 nuovi positivi su un numero totale di tamponi pari a 557.180. Dato, questo, che ha portato la percentuale di positività al 2,5%. Il bollettino, inoltre, fa emergere come nel nostro paese continui la crescita (lenta e costante) dei ricoveri: nelle ultime 24 ore, infatti, i ricoveri ordinari sono aumentati di 59 unità, mentre le persone in terapia intensiva sono 18 in più rispetto a ieri.