Rimangono avvolte nel mistero le cause della morte di Laura Ziliani, ex vigilessa 55enne scomparsa da Temù (Brescia) l'8 maggio scorso e ritrovata senza vita lungo una ciclabile che costeggia il fiume Oglio, sempre in Val Camonica, esattamente tre mesi più tardi. Come riportato dalle pagine di Cronaca Nera del Giornale di Brescia, il dottor Andrea Verzeletti, il medico legale incaricato dal pubblico ministero Caty Bressanelli, ha chiesto una proroga per il deposito della relazione contenente gli esiti degli esami.

Il corpo della donna, vedova da alcuni anni e madre di tre figlie, prima di essere scoperto potrebbe essere rimasto nascosto a lungo in un casolare abbandonato noto in paese con il nome di "Casa delle croci“.

Come è morta Laura Ziliani?

Si dovrà attendere fine anno, o addirittura inizio gennaio 2022, per conoscere i risultati dell'autopsia svolta sul corpo di Laura Ziliani e capire, cosa sia accaduto alla 55enne bresciana. L'equipe del professor Verzelletti, infatti, ha domandato alla Procura di Brescia più tempo per consegnare la relazione finale che dovrebbe spiegare come e dove è stata uccisa l'ex vigilessa e anche dove è stato tenuto il suo corpo prima di essere rinvenuto, da un bambino, domenica 8 agosto, lungo il fiume Oglio.

Come precisato da Il Giorno, nei polmoni della donna non è stata trovata acqua. Dunque, sicuramente non è annegata. Inoltre, i farmaci rilevati dai test tossicologici, non avrebbero avuto gravi o fatali conseguenze.

Rimane, invece, "in piedi" l'ipotesi di soffocamento. Laura Ziliani, inoltre, da quanto emerso, è stata ritrovata con addosso degli abiti da casa. Ciò fa presumere che sia stata portata lì da qualcuno. Sebbene in questa direzione non ci siano certezze assolute - solo "indicazioni" date dalla decomposizione e dalla colonizzazione di insetti - non si esclude che i resti della 55enne, dopo il delitto, siano stati tenuti fin un luogo chiuso e asciutto.

Il genero di Laura Ziliani forse frequentava la 'Casa delle Croci'

A Temù vi sono diverse costruzioni mai ultimate e baite abbandonate. Tra queste, ci sarebbe una grande ex colonia sita proprio sul lato opposto dell'Oglio - di fronte al terreno in cui è stata ritrovata Laura Ziliani - che ha catturato anche l'attenzione degli inquirenti.

La "Casa delle croci", così è conosciuta nel piccolo paese della Val Camonica, sarebbe caratterizzata da presenze che avrebbero infastidito, se non spaventato, i residenti. I "movimenti sospetti" sarebbero iniziati durante il primo lockdown dell'anno scorso, quando alcune persone hanno lasciato le città per sfuggire alla pandemia.

Proprio nel vecchio casolare, secondo alcuni abitanti di Temù, potrebbe essere stato tenuto il corpo dell'ex vigilessa. In paese si vocifera che anche un genero di Laura, frequentasse quella casa. L'uomo è attualmente indagato con Paola e Silvia Zani, figlie della 55enne, per omicidio e occultamento di cadavere.