Agata Scuto, 22enne scomparsa da Acireale (Catania) nel giugno del 2012, potrebbe essere stata strangolata e bruciata. Nelle scorse ore, è stato arrestato con l'accusa di omicidio Rosario Palermo, 60 anni, ex convivente della madre della giovane affetta da epilessia e da una menomazione agli arti. Del caso si è a lungo interessata la trasmissione di Rai 3 "Chi l'ha visto?". La redazione di Federica Sciarelli, nella mattinata di oggi, lunedì 17 gennaio, ha confermato dalle sua pagine social la svolta nelle indagini.
Arrestato il patrigno di Agata Scuto
I carabinieri del comando di Acireale hanno arrestato, con l'accusa di omicidio aggravato ed occultamento di cadavere. L'ex patrigno di Agata Scuto. Da quanto si apprende, il gip di Catania su richiesta della Procura distrettuale etnea, ha emesso nei confronti del 60enne un ordine di custodia cautelare in carcere considerando gravi gli elementi a suo carico durante l'ultima fase delle indagini sul caso di scomparsa.
Gli inquirenti - che avrebbero rilevato, nel periodo immediatamente antecedente la sparizione un "rapporto particolare" e molto stretto tra la 22enne ed il compagno convivente della madre - accuserebbero Palermo di aver fornito, relativamente ai suoi spostamenti, notizie false.
L'uomo avrebbe anche cercato d'inquinare le prove arrivando, addirittura, ad ottenere da alcuni suoi conoscenti la conferma del suo falso alibi.
La scomparsa di Agata Scuto
Rosario Palermo, intercettato dagli investigatori mentre parlava da solo nella sua auto, spaventato da un possibile arresto, avrebbe palesato la paura che il corpo di Agata, potesse essere rinvenuto in un casolare di Pachino, in provincia di Siracusa.
In questo modo, gli inquirenti avrebbero accertato le sue responsabilità ed il fatto che avesse strangolato e bruciato la ragazza.
La giovane, che soffriva di epilessia ed aveva una menomazione al braccio e alla gamba, scomparve misteriosamente il 4 giugno del 2012. La 22enne, da quanto riferito, non usciva mai di casa da sola e neppure era solita intrattenere rapporti con altre persone.
In un primo momento, la mamma di Agata, sporgendo denuncia di scomparsa, raccontò di aver lasciato la ragazza da sola in casa per tutto il giorno e, al suo ritorno, di non averla più trovata. Poco dopo, proprio sulla base di quanto dichiarato da Rosario Palermo, la denuncia venne ritirata. L'uomo disse di aver visto Agata, in più di un'occasione, in compagnia di un fantomatico fidanzato biondo. Nel 2020 il caso di scomparsa venne portato all'attenzione di "Chi l'ha visto?" e la procura di Catania, dopo 8 anni, aprì un fascicolo di indagine. In quell'occasione, una segnalazione collocava i resti della 22enne nella cantina della casa di famiglia. Tuttavia, le ricerche diedero esito negativo.