Avrebbero terrorizzato i coetanei con minacce e con l’uso della forza per derubarli di denaro, oggetti d’oro e altri effetti personali. Con questa accusa i rapper ventenni Zaccaria Mouhub, conosciuto come Baby Gang, e Amine Ez Zaaraoui, in arte Neima Ezza, sono stati arrestati su ordine del gip Manuela Scuderi, insieme a un terzo ragazzo di 18 anni. I giovani avrebbero compiuto almeno quattro rapine a Milano e nell’hinterland, a Vignate. Secondo quanto riporta Fanpage, anche il terzo fermato sarebbe un rapper, Samy Free, finito agli arresti domiciliari come Neima Ezza, mentre Baby Gang è stato accompagnato in carcere.
I rapper avrebbero commesso almeno quattro rapine
L’inchiesta, portata avanti dagli agenti della questura di Milano e dai carabinieri della compagnia di Pioltello, sotto il coordinamento del pm Leonardo Lesti, ha ricostruito la dinamica dei vari episodi contestati ai tre giovani rapper. In tre casi – avvenuti lo scorso maggio, nella zona tra le Colonne di San Lorenzo e Piazza Vetra – le vittime, tutte tra i 19 e i 23 anni, dopo essere state avvicinate, sono state picchiate con schiaffi e pugni al petto, per ottenere con la forza le loro collanine d’oro. Dopo il furto sono arrivate anche le intimidazioni: se i giovani avessero chiesto aiuto alla polizia, “sarebbe finita male” per loro. La quarta rapina è avvenuta a Vignate il 12 luglio: in quel caso le due vittime, di 21 anni, sarebbero state derubate di circa 130 euro e degli auricolari.
I rapper avrebbero portato via anche le chiavi di un’automobile, per non essere seguiti. Inoltre, in almeno uno degli episodi contestati un aggressore era armato di una pistola. A quanto pare i tre non avrebbero agito da soli: gli inquirenti sono al lavoro per individuare eventuali complici. Infine si sta cercando di capire se la banda abbia compiuto altri colpi simili in tutta l’area metropolitana milanese.
I rapper sono nomi già noti alle forze dell’ordine
Baby Gang in passato si è reso protagonista di numerosi episodi di cronaca, tanto che il 12 gennaio la Questura di Sondrio ha richiesto nei suoi confronti una misura di “sorveglianza speciale” della durata di due anni, sulla quale è chiamato a decidere l'8 febbraio il Tribunale di Milano.
Il rapper sarebbe arrivato a usare la sua influenza sui coetanei, essendo molto seguito nei suoi profili social, per organizzare riunioni non autorizzate all’aperto, che spesso sono culminate in scontri con le forze dell’ordine.
Ad esempio, si è parlato molto di quanto avvenuto lo scorso 10 aprile, quando Baby Gang e Neima Ezza, per girare un video musicale, hanno chiamato a raccolta circa 300 giovanissimi fan nelle vicinanze dello stadio di San Siro, a Milano. Quella manifestazione, vietata dalle norme anti-assembramento per la pandemia, si è conclusa con un lancio di sassi e bottiglie contro la polizia, intervenuta sul posto per disperdere i presenti. Tuttavia sono tanti i reati che avrebbero visto in passato protagonista Baby Gang, accusato di vilipendio, porto abusivo d’armi, diffamazione, oltre che di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, tanto da aver ricevuto il foglio di via da diversi comuni lombardi e della riviera romagnola.
Le accuse contro i rapper presenti nell’ordinanza di custodia cautelare
Nell’ordinanza di custodia cautelare la gip Manuela Scudieri spiega come Neima Ezza abbia assunto una posizione di comando all’interno del gruppo criminale, grazie alla sua spiccata personalità. Inoltre la giudice ribadisce “il profilo di pericolosità sociale” di Baby Gang. Dopo aver compiuto in passato una serie di reati contro il patrimonio, la spregiudicatezza dei rapper li avrebbe portati a compiere insieme queste rapine, utilizzando la loro “forza intimidatrice” nei confronti delle giovani vittime.