“Escludo un suicidio, ci avrebbe lasciato un messaggio”. A parlare, ai microfoni di "Chi l'ha visto?" è Sergio, il fratello di Liliana Resinovich, la 63enne, dipendente della Regione Friuli Venezia Giulia in pensione, scomparsa il 14 dicembre scorso e ritrovata morta il 5 gennaio, a due passi dall'ex ospedale psichiatrico di Trieste. Al momento, la procura non starebbe indagando per omicidio, ma ha aperto un fascicolo per sequestro di persona. Nella serata di ieri, mercoledì 26 gennaio, Federica Sciarelli ha dedicato ampio spazio al caso Resinovich.

Quando il corpo venne ritrovato, fu lo stesso fratello Sergio a dire di 'non escludere il suicidio' di Liliana.

Sergio non crede che la sorella Liliana si sia tolta la vita

L'autopsia, eseguita dal dottor Fulvio Costantinides, ha stabilito che Liliana Resinovich sarebbe morta per "scompenso cardiaco acuto" e non ha evidenziato "traumi da mano altrui". Tuttavia, non ha chiarito le circostanze che hanno portato la 63enne triestina al decesso.

Il fratello della donna, Sergio, però, non crede all'ipotesi del gesto estremo e ha puntato il dito contro Sebastiano Visentin, il marito di Liliana. "Non crederò mai ad un suicidio - ha puntualizzato - così da un giorno all'altro, poi, lo escludo". Poi, ha ripreso: "Tra l'altro se Liliana avesse voluto far qualcosa mi avrebbe mandato un messaggio, o un indizio almeno".

"Per capire cosa sia successo - ha concluso - aspettiamo l'esito degli esami tossicologici, speriamo venga fuori la verità".

Secondo Sergio, il marito di Liliana, avrebbe esitato a presentare denuncia di scomparsa e si sarebbe preoccupato più per i soldi che per le sorti della moglie. Anche Silvia, cugina di Liliana, avrebbe notato la scarsa empatia del fotografo.

"Invece di disperarsi del fatto che la moglie non si trovava - ha commentato ai microfoni dell'inviato di "Chi l'ha visto?"- stava pensando ai soldi".

Le incongruenze nella denuncia di scomparsa

Nel corso dell'ultima puntata di "Chi l'ha visto?", la conduttrice ha ripercorso la scomparsa di Liliana Resinovich, sottolineando alcuni ritardi e incongruenze emersi nelle ultime settimane.

La denuncia è stata presentata dal marito della donna, Sebastiano Visentin, ex fotoreporter di Gorizia, accompagnato da una coppia di vicini di casa, amici comuni, dopo le 22:00 del 14 dicembre. In questura, il 72enne, ha dichiarato di essere uscito di casa, dopo aver fatto colazione con la moglie, intorno alle 08:00, per fare delle commissioni. Liliana, come sua abitudine, lo avrebbe salutato dalla finestra.

Al suo rientro, il fotografo, non ha trovato Lililana, ma ha notato che sul tavolino c'era uno dei suoi due telefonini. Tuttavia, non si sarebbe stupito in quanto era successo in altre occasioni che la 63enne si dimenticasse il cellulare a casa. Sebastiano ha poi riferito agli inquirenti, che nel pomeriggio, intorno alle 16:00, non vedendo tornare la moglie, ha contattato il fratello della donna.

In realtà, però sarebbe stato Sergio, non ricevendo risposta ad alcuni messaggi, a chiamare sul telefono di Liliana.

Questa però, non sarebbe l'unica incongruenza rilevata dalla redazione del programma Rai. Il marito avrebbe anche dichiarato, nella denuncia, di aver informato della mancanza della moglie una coppia di amici che abita nelle vicinanze. I due, però, si sarebbero recati a casa Visentin dopo esser stati avvisati dalla "strana assenza" della donna da Paolo Sterpin, un amico che, proprio quella mattina avrebbe dovuto incontrare Liliana.