L’ennesimo caso di “morte bianca” ha coinvolto uno studente di soli 18 anni, impegnato in uno stage in azienda, nell’ambito di un progetto di alternanza tra scuola e lavoro. Il grave incidente è avvenuto nel pomeriggio di venerdì 21 gennaio presso la Burimec, un’impresa metalmeccanica nella zona industriale di Lauzacco, frazione di Pavia di Udine.

La vittima si chiamava Lorenzo Parelli ed era al suo ultimo giorno di impiego, prima di tornare tra i banchi di scuola. Secondo le prime ricostruzioni, mentre il giovane stava eseguendo delle lavorazioni di carpenteria metallica, una putrella molto pesante gli sarebbe caduta addosso, ammazzandolo sul colpo.

La notizia del decesso ha scatenato una valanga di polemiche su quanto accaduto da parte di sindacati e forze politiche, per la giovane età della vittima e per il fatto che fosse in quella fabbrica per uno stage organizzato dalla sua scuola.

Lo studente 18enne era impegnato in uno stage della scuola

Lorenzo aveva compiuto 18 anni lo scorso novembre: frequentava il centro di formazione professionale, dell’Istututo Bearzi, la scuola dei salesiani a Udine. Da tempo lo studente era impegnato in un progetto dei “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (Pcto), che un tempo prendevano il nome di “Alternanza scuola-lavoro”, realizzato per mezzo di un accordo tra il Bearzi e la Burimec, azienda produttrice di bilance stradali.

L’incidente si sarebbe verificato quando ormai mancavano poche ore alla fine dello stage: la putrella si sarebbe staccata mentre il ragazzo stava montando un macchinario, con l’ausilio di un operaio più esperto. L’impatto sarebbe stato molto violento, tanto da non lasciare scampo al giovane.

Sequestrata l’area in cui la giovane vittima stava svolgendo lo stage

Dopo essere stati informati di quanto accaduto, i genitori del 18enne sono immediatamente accorsi sul luogo della disgrazia. Lorenzo viveva con la famiglia a Castions di Strada, in provincia di Udine. Sul posto sono giunti anche i carabinieri di Palmanova, che indagano sulla vicenda, insieme agli ispettori dell’Azienda sanitaria.

L’area in cui è avvenuto l’incidente è stata transennata dagli inquirenti, che cercano di capire se ci siano responsabilità di terzi.

L’azienda meccanica in cui lo studente ha perso la vita ha la sede principale a Buttrio, mentre nello stabilimento di Lauzzacco si effettua il processo di laminazione dei semilavorati.

Le reazioni alla notizia del decesso dello studente impegnato nello stage

La notizia della scomparsa dello studente 18enne ha provocato un’ondata di reazioni. Tra i primi a intervenire, su Twitter, è stato Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl: per il sindacalista quanto avvenuto è di “una gravità inaudita”, una vicenda non degna di un Paese civile, perché un giovane studente non dovrebbe mai perdere la vita durante lo stage che avrebbe dovuto garantirgli un futuro.

Anche l’ex governatrice del Friuli-Venezia Giulia, attualmente presidente del gruppo parlamentare del Pd alla Camera, Debora Serracchiani in un messaggio ha voluto ricordare la lunga sequela di innocenti deceduti negli ultimi mesi mentre si guadagnavano il pane. Secondo Serracchiani queste vittime rappresentano un prezzo eccessivo: è necessario un profondo cambiamento per porvi fine.

Infine il governatore regionale del Friuli Massimiliano Fedriga e Alessia Rosolen, assessore al Lavoro della giunta regionale, in una nota congiunta hanno espresso vicinanza ai famigliari del 18enne, invitando tutti ad attendere che le autorità impegnate a indagare su quanto accaduto svolgano il proprio lavoro, prima di formulare giudizi affrettati.