In occasione della giornata mondiale delle zone umide 2022 si è tenuta a Ravenna questo mercoledì 2 febbraio la presentazione dell'Oasi di Volta Scirocco, area palustre in località Mandriole Sant'Alberto.

Al progetto per la rinaturalizzazione dell'area hanno lavorato il CER, Canale Emiliano Romagnolo, l'ANBI, Associazione nazionale bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari, il Comune di Ravenna, il Parco del Delta del Po e il Cestha, Centro sperimentale per la tutela degli Habitat.

Il progetto di tutela

Il progetto Acqua Campus Natura prende vita dall'osservazione della progressiva salinizzazione dell'area umida, che ha danneggiato la flora e la fauna viventi, tra le quali la tartaruga palustre europea, con nome scientifico di Emys orbicularis.

La diminuzione progressiva delle piogge e l'innalzamento delle temperature hanno causato l'aumento del contenuto salino nell'acqua dolce, modificando l'habitat riproduttivo di questa specie, che sugli arenili della palude, depone le uova e che negli ultimi anni ha vissuto una netta riduzione della sua presenza.

La tutela dell'area umida intende estendersi anche alla totalità delle altre specie viventi che qui sono estremamente diversificate e costituiscono uno scrigno di biodiversità.

Conservare l'Ambiente palustre consente inoltre di preservare le coltivazioni da inondazioni e di mantenere le acque pulite per l'azione depurativa delle piante che le abitano, con positive ricadute anche sulla gestione delle acque reflue di città.

L'origine dell'oasi

L'oasi di Volta Scirocco, da oggi riconosciuta e gestita in modo ufficiale, è nata 50 anni fa dopo la bonifica dell'area dalle acque del fiume Reno.

Per mezzo di strumenti idraulici si intende, nel progetto, convogliare l'acqua dolce per desalinizzare l'area umida. Lo scopo è ricostituire l'ambiente ideale per la vegetazione nei prati umidi, dei canneti e di tutte le specie spontanee, che qui vivono e si riproducono.

La recezione delle direttive europee, in particolare 92/43/CEE 'habitat', per la tutela ambientale si concretizza perfettamente con il progetto, come ricorda anche Barbara Lori, assessore alla montagna, parchi, forestazione, programmazione territoriale e paesaggistica: "Acqua Campus Natura è un decisivo passo avanti per la tutela della biodiversità, di habitat e specie animali e vegetali, in un contesto, quello del Parco del Delta, di altissimo valore ambientale e paesaggistico"

La regione Emilia Romagna ha programmato altri interventi stilati nel PAF annuale, Priority Action Framework, in cui sono stati programmati, ad esempio, incentivi e indennizzi agli agricoltori che attuino procedure lavorative rispettose della biodiversità e la promozione della pesca sostenibile.