La scomparsa e la morte di Marco Bonanomi, 34enne lecchese, presentano ancora più di un punto oscuro. "Non sappiamo nulla nemmeno noi", hanno ribadito i genitori del giovane partito per il Brasile, poco prima di Natale, e ritrovato senza vita sabato 5 febbraio a Praia Balneário Grajaú, nella cittadina di Pontal do Paraná, nell'omonimo Stato meridionale del Paese sudamericano. Il caso di Cronaca Nera è seguito dal Consolato generale italiano a Curitiba, la capitale.

Marco ritrovato senza vita sulla spiaggia

Marco Bonanomi è stato rinvenuto senza vita sul litorale di Pontal do Paranà sabato 5 febbraio.

Il corpo, nascosto maldestramente sotto rami e sterpaglie in un'area degradata, era senza documenti e si trovava in uno stato di avanzata decomposizione. Il riconoscimento, effettuato dalla fidanzata del ragazzo, è avvenuto grazie a un tatuaggio sulla schiena rappresentante un mezzo volto e da una collanina artigianale. Tuttavia, le autorità brasiliane non ritengono questi elementi sufficienti per identificarlo con certezza e, per questo, i procuratori di Curitiba, hanno disposto l'esame del Dna. Per il test, di cui si attendono gli esiti, sono stati prelevati anche dei campioni di sangue ai genitori di Marco in modo da poter incrociare i risultati e fugare ogni eventuale dubbio.

Al momento, non si è ancora stabilito come e quando il giovane lecchese sia deceduto.

Tuttavia, il sospetto è che si tratti di un caso di morte violenta e non di morte naturale. "Le indagini sono in corso - si sono limitati a dichiarare gli investigatori della Polizia civile del Paranà - aspettiamo il referto dell’autopsia". Papà Giovanni, mamma Giovanna e la sorella Silvia, chiusi nel loro dolore nella loro nuova casa di Merate, attendono di poter partire per Brasile.

"Non sappiamo nulla neppure noi", hanno commentato.

Marco era partito per il Brasile prima di Natale

I genitori di Marco hanno spiegato di essere stati contattati dalla Farnesina venerdì 11 febbraio. "Ci hanno chiamato solamente per dirci che è morto". Poi, hanno aggiunto: "Viviamo attaccati al telefono nella speranza che qualcuno ci dica cosa è successo a nostro figlio e quando potremo riportarlo a casa”.

Da quanto si è appreso, i resti del giovane, che avrebbe compiuto 35 anni il prossimo 21 marzo, sono a disposizione delle autorità giudiziarie e si trovano ancora nell'obitorio dell'Istituto medico legale di Paranaguà. Gli inquirenti, nella speranza di ricostruire cosa sia accaduto, contano sui cittadini del centro brasiliano per ottenere informazioni utili alle indagini. "Le segnalazioni - hanno spiegato gli agenti della Pcpr, la Polizia civile del Paranà - possono essere effettuate anche in forma anonima".

Marco Bonanomi, originario di Montevecchia, nel Lecchese, era partito per il Brasile pochi giorni prima di Natale con l'intenzione di raggiungere la sua fidanzata. Tuttavia, poco dopo il suo arrivo, aveva fatto perdere le proprie tracce e, proprio la ragazza, aveva sporto denuncia di scomparsa. Gli ultimi mesi, da quanto si apprende, per il giovane, dal carattere piuttosto schivo e riservato, erano stati piuttosto difficili.