“Volevamo fare come Lapo a New York”: così si è giustificato davanti ai carabinieri il 35enne che ha inscenato il proprio rapimento per estorcere agli anziani genitori una somma di denaro. I soldi sarebbero serviti a pagare un debito per l’acquisto di sostanze stupefacenti, che ammontava a circa 1.500 euro. Così l’uomo, originario di Seregno in Brianza, avrebbe organizzato una serie di telefonate in cui chiedeva aiuto ai genitori, raccontando di essere stato sequestrato da due calabresi, che in realtà erano i suoi complici, un 49enne e un 38enne.

Al termine delle indagini dei carabinieri i tre sono stati denunciati con le accuse di violenza privata e procurato allarme, per aver finto il rapimento.

Le chiamate telefoniche ai genitori del 35enne per inscenare il rapimento

Durante una prima telefonata ai genitori sessantenni, il 35enne ha spiegato con voce disperata di essere finito nelle mani di due uomini di origine calabrese che lo avevano pesantemente minacciato, per riavere indietro una somma di denaro. Nelle chiamate successive il figlio ha ripetuto il racconto con toni drammatici, finché non è intervenuto anche uno dei presunti rapitori che, con un finto accento calabrese, ha promesso di fare a pezzi l’uomo e di gettare i resti in strada, se non fosse stata immediatamente pagata la cifra richiesta per il riscatto, pari a 1.500 euro in contanti.

Tuttavia, anche se allarmati dalle minacce, i genitori hanno immediatamente avvertito i carabinieri di Seregno, sospettando che si trattasse dell’ennesimo espediente del 35enne per ottenere da loro dei soldi. Infatti i familiari conoscono bene i suoi problemi di tossicodipendenza e hanno subito pensato che dietro quello strano sequestro di persona potessero esserci questioni legate alla droga.

I carabinieri hanno smascherato il finto rapimento

Dopo essere stati allertati, nella serata di venerdì 18 febbraio, i carabinieri hanno pedinato i genitori del 35enne, indossando degli abiti civili per non farsi individuare. La coppia di anziani si è recata presso una banca di Seregno per ritirare il denaro richiesto dai finti sequestratori, per poi presentarsi a un appuntamento con il figlio.

Una volta fermato il 35enne, i militari dell’Arma hanno individuato nelle vicinanze anche una Bmw con targa ceca, all’interno della quale c’erano i due complici, già noti alle forze dell’ordine per alcuni precedenti legati alla droga. Durante la perquisizione dell’automobile i carabinieri hanno ritrovato il telefonino utilizzato dall’uomo per chiamare i genitori, segno che i due erano d’accordo con lui nell’inscenare il rapimento. I tre protagonisti di questa assurda vicenda sono stati accompagnati in caserma e in seguito denunciati a piede libero.

Per il rapimento fasullo i tre si sono ispirati a Lapo Elkann

Nel corso del loro interrogatorio, i tre hanno ammesso di essersi ispirati alla vicenda di Lapo Elkann: infatti nel novembre 2016, il rampollo degli Agnelli fu accusato di aver inscenato un rapimento a New York per ottenere del denaro dalla famiglia.

Stando alle ricostruzioni dei giornali americani, Elkann avrebbe finto il sequestro per ricevere 10mila dollari dai parenti, che però avvisarono subito la polizia, facendolo arrestare. Tuttavia le accuse furono fatte cadere e, dopo alcuni mesi, Lapo fu completamente scagionato.