Il corpo fatto a pezzi ritrovato in una scarpata di Borno (Brescia) è quello dell'attrice hard 26enne Carol Maltesi. Nella notte tra lunedì 28 e martedì 29 marzo Davide Fontana, un 43enne suo vicino di casa, ha ammesso il delitto. L'uomo, un impiegato di banca residente in provincia di Milano, l'avrebbe uccisa nel mese di gennaio e fino al ritrovamento dei resti della donna si sarebbe finto lei su WhatsApp. Il caso di Cronaca Nera è arrivato a una svolta anche grazie alla segnalazione di un fan della vittima.
La confessione dell'assassino di Carol Maltesi
Durante un lungo interrogatorio nella notte, Davide Fontana ha confessato di aver ucciso Carol Maltesi, sua ex ragazza e vicina di casa. Entrambi, infatti, hanno vissuto nella stessa corte a Rescaldina, in provincia di Milano. Carol, originaria del varesotto, occupava l'appartamento a piano terra, mentre Davide abitava al primo piano.
Nei confronti del 43enne, il procuratore della Repubblica di Brescia Lorena Ghibaudo ha emesso un provvedimento di fermo contestandogli i reati di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere.
Da quanto ricostruito finora sembra che Fontana abbia ucciso la 26enne italo-olandese a gennaio di quest'anno e l'abbia nascosta per due mesi in un congelatore a casa di Carol.
Dopo aver fatto a pezzi il corpo, se ne sarebbe liberato gettandolo in una scarpata a Borno, tra le province di Bergamo e Brescia. Davanti agli inquirenti, l'impiegato di banca avrebbe spiegato di aver scelto quella zona perché, in passato, l'aveva frequentata a lungo.
L'omicida avrebbe risposto ai messaggi WhatsApp di Charlotte Angie
Carol Maltesi, mamma di un bimbo di sei anni, era una commessa. In forte difficoltà a causa dei continui lockdown, nel 2020 aveva aperto un profilo su OnlyFans, con lo pseudonimo di Charlotte Angie. La giovane, dopo aver ottenuto sul web una certa notorietà, aveva debuttato anche nel cinema hard e spesso era ospite di locali ed eventi.
Da diverse settimane, però, nessuno aveva più sue notizie.
Il corpo di Carol Maltesi è stato rinvenuto, suddiviso in quattro sacchi neri dell'immondizia, domenica 20 marzo in una scarpata a Borno. Subito gli inquirenti hanno cercato di identificare la vittima e hanno diffuso, anche attraverso la stampa locale, la descrizione dei suoi 11 tatuaggi.
Un fan della donna riconoscendo alcuni disegni ha inviato una segnalazione a una testa locale bresciana, che a quel punto avrebbe provato a contattare la diva sul cellulare. Il device risultava spento mentre l'app di messaggistica WhatsApp, installata forse su pc o tablet, continuava a essere attiva. Così i giornalisti le avevano scritto accennando alla corrispondenza tra i suoi tatuaggi e quelli della donna sezionata.
A sorpresa avevano ricevuto una risposta. "Ah ho capito mi hanno già detto diverse persone di quella ragazza. Io sto bene fortunatamente" avrebbe scritto Fontana fingendosi Charlotte. Quindi le è stato proposto di scambiare due parole al telefono o, in alternativa, un audio di tre secondi, giusto per verificare che non fosse qualcun altro a rispondere. Ovviamente, a quella richiesta, non è mai arrivato un riscontro.