Uno studente di 25 anni è deceduto durante un escursione ai Piani di Bobbio nella nottata tra mercoledì 13 e giovedì 14 aprile. La vittima si chiamava Giovanni Borsatti, studente in Medicina presso l’Università di Pavia, dove era prossimo alla laurea. La sua famiglia, originaria della provincia di Trento, aveva lasciato l’abitazione in via Paolo Sarpi a Milano per passare la Pasqua in montagna. Quindi il giovane, che era arrivato da poche ore con i genitori nella casa di vacanza a Moggio, in provincia di Lecco, è uscito per un’escursione lungo i sentieri nei dintorni, che si è rivelata fatale.
I familiari, preoccupati dal mancato rientro dello studente, hanno dato l’allarme: quindi i soccorritori si sono mossi intorno alle 21 di mercoledì per cercare il ragazzo, che purtroppo è stato ritrovato in fondo a un dirupo, ormai privo di vita.
Le ricerche dello studente hanno coinvolto numerose persone
Dopo che i genitori dello studente hanno chiesto aiuto, si sono attivati gli uomini del Soccorso alpino appartenenti alla Stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana, i vigili del fuoco, il personale della Protezione civile e i carabinieri di Introbio. In particolare 25 tecnici del Cnas si sono mossi con mezzi fuoristrada e a piedi in direzione di Artavaggio per perlustrare i sentieri più battuti dagli escursionisti.
Inoltre un elicottero dell’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) è partito da Sondrio per ispezionare dall’alto l’area di Campelli e del Monte Sodadura. Subito prima del tragico rinvenimento, per accelerare le operazioni, è stato allertato anche un elicottero della Guardia di finanza, che ospita a bordo il dispositivo “IMSI Catcher”, in grado di rintracciare da vicino il segnale di un telefonino.
Il ritrovamento del corpo dello studente lungo il Sentiero degli Stradini
Le ricerche dello studente sono proseguite per ore fino a quando, verso le 2 di notte, i soccorritori hanno individuato lo zaino del 25enne, a circa 1.800 metri di quota. A quel punto è bastato concentrare le perlustrazioni nella zona per individuare il corpo del giovane escursionista, che si trovava circa un centinaio di metri più in alto di quel punto.
Una volta raggiunto il ragazzo, gli uomini del Soccorso alpino non hanno potuto far altro che constatarne il decesso e recupere la salma, che adesso è a disposizione degli inquirenti, per accertare l’accaduto. Con ogni probabilità lo studente è precipitato dall’alto, mentre stava attraversando una zona molto inpervia, lungo il Sentiero degli Stradini, che collega i Piani di Bobbio ad Artavaggio, in Valsassina: si tratta di un percorso attrezzato con catene e corde nei punti più difficili per gli escursionisti.
Chi era lo studente deceduto durante l’escursione ai Piani di Bobbio
La vittima di questo incidente in montagna era molto esperta e possedeva l’attrezzatura necessaria per le escursioni.
Qualche anno fa il ragazzo si era diplomato al liceo classico Parini a Milano, dopo aver trascorso un anno di Erasmus in Australia. Quindi aveva frequentato il Collegio Borromeo, presso l’Università di Pavia e gli mancavano solamente due esami per la laurea in Medicina. Il giovane stava preparando la sua tesi presso il Laboratorio autismo del Dipartimento di scienze neurologiche e comportamentali; inoltre era impegnato nel tirocinio al Policlinico San Matteo. Il rettore dell’Almo Collegio Borromeo, Alberto Lolli, ha voluto ricordare il 25enne, esprimendo il cordoglio di tutta la comunità universitaria e descrivendolo come un ragazzo brillante, straordinario, dal “passo veloce, sempre, in ogni cosa”.