"Alla sera quando mi corico io non ho nulla da rimproverarmi". A parlare in una lunga intervista a Le Iene, nella puntata del 24 maggio su Italia 1, è Alberto Stasi. Oggi 39enne, è detenuto nel carcere milanese di Bollate ed è accusato di aver ucciso il 13 agosto 2007 la fidanzata Chiara Poggi, 26 anni, nella sua villetta di Garlasco (Pavia). Condannato a 16 anni, si è sempre professato innocente.
L'intervista di Alberto Stasi a Le Iene
Nella puntata in onda martedì 24 maggio, Le Iene torneranno su uno dei casi di cronaca nera più discussi e controversi degli ultimi anni: il delitto di Garlasco.
Nello speciale, realizzato da Alessandro De Giuseppe in collaborazione con Riccardo Festinese, verrà mostrata un'intervista ad Alberto Stasi realizzata recentemente nella Casa Circondariale di Bollate. Stasi, laureato alla Bocconi, è detenuto nel carcere milanese dal 12 dicembre del 2015, quando la Corte di Cassazione, confermando la sentenza-bis dell’Appello di Milano, lo ha condannato a una pena pari a sedici anni di reclusione per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi.
Stasi, che si è sempre dichiarato estraneo all'accaduto, ha ricordato di essere stato assolto non solo in primo grado, ma anche in appello. "Sull'unica condanna - ha puntualizzato - il procuratore generale presso la Corte di Cassazione ha chiaramente detto: ‘Non si può condannare Alberto Stasi’".
"In Italia - ha aggiunto - hanno un sistema che a oggi funziona così; la pubblica accusa dice ‘No, questa persona va assolta’ ma, nonostante questo, la persona viene condannata".
Il 39enne, facendo sempre riferimento alla sua personale vicenda giudiziaria, ha poi ammesso che, fin dall'inizio, gli è sembrato di remare controcorrente, contro un fiume in piena.
"Una volta c'è stato lo scambio dei pedali - ha raccontato - un’altra volta il test solo presuntivo, e l’alibi che mi viene cancellato, l’orario della morte che viene spostato". "Non c'era desiderio - ha concluso - di cercare la verità".
Alberto Stasi a Le Iene: 'La mia coscienza è leggera'
"Quando mi chiedono se ho ucciso io Chiara - ha spiegato Stasi - penso che non sanno di che cosa stanno parlando".
"Nell'immaginario comune - ha ripreso - un innocente in carcere è un qualcuno che soffre all’ennesima potenza. Per me non lo è, semplicemente perché la mia coscienza è leggera. Alla sera, quando mi corico, io non ho nulla da rimproverarmi. Certo, ti senti privato di una parte di vita perché togliere la libertà a una persona innocente è violenza, però non hai nulla da rimproverarti, l’hai subita e basta, non è colpa tua".
L'intervista ad Alberto Stasi sta già suscitando polemiche. La mamma di Chiara Poggi ai giornalisti ha spiegato, con il suo solito modo di fare, dolce e tranquillo, che guarderà Le Iene e sentirà la versione di Alberto. Tuttavia, continuerà a considerare l'uomo colpevole. "Ci sono gli atti e sono chiari", anche il legale della famiglia Poggi, l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, è categorico in proposito: "Dal 2011 i giudici si sono pronunciati, serenamente e chiaramente, in un’unica direzione: quella della colpevolezza di Alberto Stasi".